Bombole di gas per incendiare il bar: titolare condannato a oltre tre anni. Pm ne aveva chiesti due
18 Novembre 2019 16:33
Il 27 agosto del 2014 un bar di Gropparello, che si affaccia su piazza Roma, aveva rischiato di saltare per aria: due bombole piene di gas da 14 litri vennero trovate aperte all’interno del locale, vicino a un fornello da campeggio acceso. Per quel tentativo di incendiare il bar è stato condannato l’ex titolare, un piacentino di 45 anni della Val d’Arda. L’uomo ha ricevuto una pena esemplare: tre anni e 4 mesi per tentato incendio a fronte di una richiesta del Pm, Monica Bubba, di due anni. Il giudice Gianandrea Bussi ha letto la sentenza questa mattina, 18 novembre. Non è mancata la reazione dell’avvocato difensore Gianni Montani che aveva chiesto l’assoluzione del suo assistito: “Una pena molto severa, non si è tenuto conto dei numerosi elementi probatori forniti dalla difesa che escludevano la responsabilità dell’imputato”. Per il fatto era già stato condannato a un anno il complice dell’ex titolare, un 37enne sardo pluripregiudicato.
Lo scopo dell’incendio, secondo gli inquirenti, era stato quello di incassare il premio dell’assicurazione, che aveva un massimale di un milione di euro, così come emerso dalle intercettazioni telefoniche. Qualcosa, però, nel piano dei due non aveva funzionato e alle 3 di notte era suonato l’allarme: una pattuglia dell’Ivri e i vigili del fuoco accorsero sul posto, trovando due bombole di gas gpl aperte accanto a un fornello acceso, in un ambiente ormai saturato all’80 per cento. “Poteva essere una strage visto che sopra il bar vivevano alcune famiglie”– avevano detto gli investigatori – solo il tempestivo intervento dei vigili del fuoco impedì la tragedia.
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