Migranti: “Valigia della speranza” a Prisca che sogna di aiutare gli altri
27 Novembre 2019 05:31
Una valigia di cartone come quella dei migranti del secolo scorso, il contenuto era la speranza di un futuro migliore. Quello che auspica Prisca, 35enne, partita dalla Costa d’Avorio per fuggire a un matrimonio combinato e arrivata in Libia dove ha subito l’inferno delle violenze. Una storia comune a tante persone che, dopo la prigionia, hanno attraversato il mare restando aggrappati alla voglia di cambiare. Quando Prisca è stata destinata a Piacenza era incinta. Nella nostra città ha trovato una nuova famiglia, quella della Protezione della Giovane dove è stata accolta a braccia aperte e accompagnata durante tutta la gravidanza, oggi il suo Emanuele ha tre anni e tante “zie”. Prisca chiama “mamma” Giuseppina Schiavi, presidente della Protezione della Giovane che ieri, martedì 26 novembre, le ha consegnato la Valigia della Speranza.
La Valigia della speranza è un’iniziativa lanciata da Acisjf (Associazione cattolica internazionale a servizio della giovane) in occasione della Giornata mondiale dei poveri istituita da papa Francesco nel 2016 come segno del Giubileo della Misericordia.
“Ringrazio tutti” ha dichiarato Prisca prima di commuoversi. “Lo sai che per me sei come una figlia e il tuo bambino come un nipote” le ha detto Giuseppina abbracciandola forte. Prisca ha studiato italiano e ha ottenuto il diploma di scuola media che le consentirà di coronare il suo sogno e diventare operatrice sanitaria “vorrei aiutare gli altri, in particolare gli anziani”. Dall’arrivo a Piacenza la 35enne ha affrontato il percorso pieno di ostacoli verso l’autonomia: oggi ha ottenuto il permesso di soggiorno, un lavoro come badante e un piccolo appartamento. La valigia contiene un gesto concreto di carità: alcuni mesi di affitto e alcuni buoni per acquistare materiale.
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