Strutture sanitarie, 50 irregolarità ma “situazione sotto controllo”
23 Gennaio 2020 12:25
Il rispetto della deontologia professionale e la lotta all’abusivismo sono le finalità del monitoraggio avviato nel settembre 2017 dall’Ordine dei medici e degli odontoiatri piacentini. Una cinquantina le irregolarità ancora da risolvere ma la situazione è definita “sotto controllo”. All’inizio dell’attività, erano noti i direttori sanitari di 24 delle 208 strutture presenti tra città e provincia, le normative legate alla trasparenza impongono che il direttore sanitario delle strutture mediche e odontoiatriche venga comunicato all’Ordine provinciale.
Da allora, grazie all’impegno dei professionisti (in particolare per l’Ordine dei medici Corinna Armentano, Silvia Peveri e Nicola Arcelli e per gli odontoiatri Antonio Tosciri) è stata scattata una fotografia completa del settore. Ad oggi tutti i direttori sanitari delle strutture mediche sono noti, solo sei devono ancora adempiere all’iscrizione presso l’Ordine piacentino.
“Siamo molto soddisfatti del lavoro svolto – ha commentato Augusto Pagani, presidente dell’Ordine dei medici –. Conosciamo i nomi di tutti i direttori sanitari delle 69 strutture mediche in attività. Abbiamo riscontrato ancora alcune irregolarità ma non c’è nulla di grave. Ad esempio nel materiale illustrativo di 21 strutture non è indicato il nome del direttore sanitario, in quello di altre 16 sono assenti i nomi dei professionisti che erogano determinate prestazioni. Quindici i centri in cui un soggetto che non ha la qualifica di medico è inserito tra i medici mentre in dieci strutture vengono svolti servizi che non sono scientificamente validati, mi riferisco ad esempio a test di bionergia, test per l’individuazione di integratori ottimali per benessere e sport e sulle intolleranze alimentari. Dobbiamo fare ulteriori verifiche. Rispetto al punto di partenza siamo soddisfatti e fieri di aver avviato un’attività nell’interesse dell’utenza”.
Per quel che riguarda la Commissione provinciale albo degli odontoiatri, a parlare è il presidente Marco Zuffi: “All’inizio del monitoraggio le strutture erano 43 ma quattro hanno chiuso e due sono state sequestrate di recente dai Nas per gravi irregolarità. Ora conosciamo i direttori sanitari di tutte le strutture sul territorio e tutti, come impone la nuova normativa, sono iscritti all’Ordine di Piacenza, questo favorisce il controllo e il dialogo”.
L’attività d’indagine non si ferma ma prosegue con le stesse modalità.
L’Ordine piacentino lo scorso maggio ha dato avvio alla Consulta provinciale delle professioni sanitarie per garantire un confronto continuo. Il progetto pilota ha aperto la strada alla Consulta nazionale istituita il 7 gennaio scorso al Ministero della salute.
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