Piacenza scopre lo smart working: molti lavoratori in collegamento da casa
28 Febbraio 2020 04:00
Con l’emergenza Coronavirus Piacenza ha scoperto lo smart working, il lavoro agile, tecnologico e privo di barriere. In questi giorni di panico e allerta sanitaria, molti professionisti hanno iniziato a lavorare tra le mura domestiche: con il computer, lo smartphone o altri strumenti che permettono di svolgere le proprie mansioni in remoto. Ecco spiegata quindi l’iniziativa dell’associazione di categoria Confapindustria Piacenza, che ieri pomeriggio (27 febbraio) ha organizzato un seminario interattivo intitolato “Smart working, primi passi per orientarsi” che ha visto comunicare relatori e pubblico attraverso la rete tramite una piattaforma online.
Questa modalità di lavoro è stata normata da apposita legge nel 2017 e riattualizzata proprio con il Decreto attuativo n. 6 del 23 febbraio 2020. “Se lo smart working si affermasse come una buona soluzione per superare le difficoltà temporanee – spiega il direttore di Confapi Andrea Paparo – significherebbe anche poter dare maggiore spazio in futuro a modelli di organizzazione che prediligono la flessibilità, con maggiori vantaggi competitivi dell’azienda e benefici collaterali, da quelli sulla vita personale dei dipendenti a quelli sul traffico cittadino e più in generale sull’ambiente”.
Anche alcune scuole piacentine, a causa della sospensione delle lezioni, hanno avviato le lezioni virtuali per restare in contatto con gli alunni e portare avanti i programmi didattici.
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