Oltre 4.600 i positivi in Italia, ma crescono le guarigioni: 523. A Piacenza rallenta il contagio

07 Marzo 2020 10:00

Sono 4.636 i casi totali di contagi da Covid-19 in Italia, aggiornati all’ultimo bollettino di venerdì 6 marzo della Protezione Civile, dal quale emerge che sono 2.008 i malati in Lombardia, 816 in Emilia Romagna, 454 in Veneto, 139 in Piemonte, 155 nelle Marche, 57 in Campania, 24 in Liguria, 78 in Toscana, 50 nel Lazio, 28 in Friuli Venezia Giulia, 22 in Sicilia, 15 in Puglia, 9 in Abruzzo, 10 in Trentino, 12 in Molise, 16 in Umbria, 4 in provincia di Bolzano, 4 in Calabria, 5 in Sardegna, 3 in Basilicata, e 7 in Valle d’Aosta. Le vittime sono salite a 197: 135 in Lombardia, 37 in Emilia Romagna, 12 in Veneto, 4 nelle Marche, 4 in Piemonte, 3 in Liguria e uno in Lazio e Puglia. In crescita anche le guarigioni: 523.

Per quanto riguarda Piacenza, la seconda provincia italiana per intensità di contagi, ieri si sono registrati 5 nuovi decessi e 48 contagiati in più. I cinque piacentini morti sono 4 uomini (rispettivamente di 77, 82, 83, 85 anni) e una donna di 94. Con questi ultimi il bilancio relativo all’ospedale di Piacenza sale a 24: 19 piacentini e 5 lodigiani.

“La grande maggioranza delle persone decedute, 37 in totale in Emilia Romagna – spiega la Regione – aveva patologie pregresse, a volte plurime”.

In Emilia-Romagna sono complessivamente 870 i casi di positività al Coronavirus. A Piacenza i casi sono 426. In aumento anche il numero di guarigioni in regione, arrivato a 17.

Il commissario regionale ad acta per l’emergenza Coronavirus, Sergio Venturi, ha sottolineato un piccolo segnale positivo per la nostra provincia: “La crescita media dei contagi in Emilia Romagna è del 25% al giorno, ma a Piacenza è del 10%. Speriamo che sia l’inizio di un trend di rallentamento, specialmente nella provincia della regione più colpita. Aumentano i guariti e cresceranno ancora di più” ha spiegato Venturi in conferenza stampa.

Il commissario ad acta ha spiegato anche la predisposizione di ospedali riservati esclusivamente all’emergenza coronavirus: “Li chiameremo covid-19 e ne abbiamo già: uno a Piacenza e altri che sono in via di studio. Saranno – ha proseguito Venturi -, ospedali usati solo per questo scopo e finché ce ne sarà bisogno”. “Stiamo potenziando ovunque la nostra capacità di risposta dove abbiamo spazi a disposizione e dove abbiamo meno capacità ricettiva stiamo facendo accordi con il privato accreditato – ha proseguito Venturi -. Stiamo assumendo medici e infermieri. Proporremo al Governo alcuni accorgimenti, per esempio per assumere medici usciti con quota 100 e che, quindi, non possono percepire una retribuzione superiore ai 5mila euro all’anno. Oltre agli specializzandi e gli infermieri, anticipando di tre mesi la possibilità di laurearsi”.

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