La generosità di imprese e associazioni per la sanità piacentina
15 Marzo 2020 12:44
Centinaia di migliaia di euro donate grazie alla solidarietà di imprenditori, associazioni e liberi cittadini. E tante altre che verranno raccolte ancora nei prossimi giorni. In questi duri momenti legati all’emergenza Coronavirus, il tessuto sociale ed economico di Piacenza si è fatto avanti con forza per sostenere l’Azienda sanitaria locale nell’opera di contenimento del contagio. È stato anzitutto Editoriale Libertà a devolvere 100mila euro all’ospedale cittadino e ad attivare una sottoscrizione dal titolo “Aiutiamo chi ci aiuta” alla quale chiunque può aderire attraverso il codice iban IT73G0623012601000032269604.
IMPRENDITORI DAL CUORE D’ORO – Ammonta a circa 100mila euro il fondo che Confapi Industria Piacenza è riuscita a raccogliere per l’ospedale di Piacenza: un ampio gruppo di imprenditori associati ha risposto all’appello lanciato dal presidente Cristian Camisa e dal direttore Andrea Paparo per dare una mano concreta al “Guglielmo da Saliceto” in questi giorni di emergenza da Coronavirus. Alla fine la raccolta fondi ha permesso di raccogliere circa centomila euro che permetteranno l’acquisto di una serie di attrezzature specifiche: “È stata la stessa Ausl a segnalarci le strumentazioni prioritarie – spiega il presidente Camisa – con buona parte della raccolta fondi sarà possibile dotare sei posti letto, di cui due di intensiva e quattro di semi intensiva, nonché due ventilatori polmonari muniti di carrello e braccio e un monitor multi-parametrico”.
MEZZO MILIONE DI EURO E VENTILATORI POLMONARI – La Fondazione di Piacenza e Vigevano ha stanziato 500mila euro per la sanità piacentina allo scopo di aumentare la liquidità dell’Ausl di Piacenza per l’acquisto di strumenti e presidi sanitari di urgente necessità. L’ente di via Sant’Eufemia si è inoltre impegnato a comprare dieci ventilatori polmonari, in sinergia con Crédit Agricole Italia e Fondazione Cariparma.
CONFINDUSTRIA – L’associazione degli industriali ha rivolto un appello alle aziende associate rimettendo a loro la scelta del “canale” preferito. Attilia Jesini, vicedirettore di Confindustria Piacenza ha confermato l’azione di sensibilizzazione attivata. I centralini dell’associazione di via IV novembre hanno ricevuto numerose chiamate da parte delle aziende per avere informazioni relative alle donazioni.
ANTAS E GRUPPO GIGLIO – A favore della sanità piacentina si schiera anche Antas di Gragnano che si occupa di progettazione, realizzazione e gestione degli impianti tecnologici complessi specie energetici e logistica del farmaco. Antas ha un socio di maggioranza tedesco, Gruppo Giglio ha conservato una partecipazione del 30%. Complessivamente sono stati donati 100mila euro per l’attività dell’Azienda sanitaria. “Siamo in prima linea a fianco del territorio” hanno dichiarato l’amministratore delegato Giovanni Pontrelli e Sergio Giglio.
CEMENTIROSSI – Centomila euro sono state donate anche da Cementirossi attraverso la famiglia proprietaria: Francesca Aonzo Vecchi con i figli Maurizio e Valeria Vecchi. “Vogliamo esserci. La famiglia ha aderito in modo convinto alla sottoscrizione a favore dell’ospedale. Fa parte della storia di Cementirossi dare aiuto al prossimo e ora è importante dare una mano all’ospedale che ha bisogno di tanto” è quanto ha dichiarato il responsabile delle risorse umane Giuseppe Gallinari.
“OGNUNO FACCIA LA SUA PARTE” – Guido Sicuro Musetti, proprietario della storica azienda piacentina che produce caffè, ha donato 30mila euro di tasca propria e altri 10mila euro sul conto corrente solidale di Editoriale Libertà da parte della sua azienda di Pontenure. “Siamo piacentini e in questo momento di emergenza – dice l’imprenditore – dobbiamo stringerci forte, anche se non possiamo fisicamente”.
SAIB DI CAORSO – Centomila euro per l’ospedale di Piacenza e altre 100mila per quello di Cremona. E’ la donazione della Saib di Caorso che produce pannelli truciolari. In campo è scesa tutta la famiglia di imprenditori, le sorelle Adriana e Valeria Rinaldi e i tre figli Clara Conti, Giuseppe Conti e Sergio Doriguzzi. “Pensiamo soprattutto alla terapia intensiva – spiega Giuseppe Conti a nome della famiglia – servono letti, dispositivi, personale medico”.
NON SOLO YACHT MA ANCHE SOLIDARIETÀ – La ditta Absolute Yachts di Podenzano ha versato 60mila euro per la sanità piacentina, indirizzati alla sottoscrizione di Editoriale Libertà.
FARMACI A DOMICILIO E 10MILA EURO ALL’AUSL – Federfarma Piacenza, con tutte le farmacie associate consegna dei farmaci a domicilio, in collaborazione con la locale Croce Rossa Italiana, grazie al nuovo numero verde 800.065.510. Il servizio è riservato ai cittadini over 65, ai cittadini con sintomatologia da infezione respiratoria e febbre (oltre 37,5°), a persone non autosufficienti, in quarantena o positivi al virus COVID-19. Per tutti è necessario essere in possesso di prescrizione medica o NRE, e codice fiscale. Acquisito l’indirizzo ove recuperare la ricetta (medico o abitazione), i volontari della locale Croce Rossa, con divisa ben riconoscibile, provvederanno a recapitare il farmaco direttamente a casa del cittadino. Il servizio, attivo 7 giorni su 7, H24, affianca in Federfarma i già attivi numeri 800.189.521 e (in collaborazione con i metronotte piacentini) 0523.0102. Inoltre Federmarma ha devoluto all’Ausl 10mila euro per l’acquisto di medicinali e dispositivi d’emergenza.
SI’ COBAS – Ottocento kit di mascherine e gel disinfettanti. È quanto ha donato il sindaco Si Cobas alla Croce Rossa di Piacenza per “sostenere gli operatori che devono poter agire nella massima sicurezza”. La rappresentanza di lavoratori ha proceduto all’acquisto del materiale dopo una colletta in magazzini, hub e ditte del territorio piacentino. “Ringraziamo Si Cobas per questo importante gesto – ha commentato il presidente provinciale della Croce Rossa Alessandro Guidotti – perché abbiamo ricevuto strumenti di autotutela ormai difficilmente reperibili sul mercato”. Nei giorni scorsi, il sindacato si è reso protagonista di altre azioni di solidarietà per gli anziani della casa di riposo Maruffi e i medici dell’ospedale cittadino.
AVIS BORGONOVO – L’Avis di Borgonovo ha donato duemila euro, raccolti con il 5permille alla sanità locale. “Vorremmo che il nostro gesto fosse d’esempio per tutti” ha dichiarato il tesoriere Antonino Monteleone.
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