Convivenza forzata: calano le chiamate dalle donne vittime di violenza. Scardi: “Noi ci siamo, mandate una mail”
27 Marzo 2020 03:58
Nel pieno dell’emergenza Coronavirus si è registrato un netto calo di chiamate all’associazione “La città delle Donne Telefono Rosa di Piacenza” e in generale in tutta la regione Emilia Romagna e in Italia da parte delle donne vittime di violenza. La convivenza forzata in casa non aiuta le vittime a chiedere aiuto. La rete però è attiva e funzionante. A confermarlo è la regione. “Anche in un momento così delicato e difficile per il nostro territorio, non si ferma l’attività della regione a sostegno delle donne. Anzi, stiamo proprio per promuovere nei prossimi giorni una campagna informativa per dire loro che non sono sole e che possono sempre contare sulla rete regionale dei 21 Centri antiviolenza sempre aperti e attivi da Piacenza a Rimini”. Così l’assessore regionale alle Pari opportunità, Barbara Lori, interviene sul tema dell’aiuto alle donne vittime di violenza.
Una rassicurazione che arriva anche da Donatella Scardi, presidente dell’associazione piacentina, da sempre al fianco delle vittime: “Noi ci siamo, spiega, anche se in modalità diverse siamo comunque sempre presenti. Basta chiamare il nostro numero 0523/334833 dalle 9.30 alle 17.30 per ricevere assistenza. E quando il centralino è chiuso c’è sempre un’operatrice in emergenza. Le donne non devono sentirsi sole o abbandonate in questo delicato momento -prosegue Scardi – è già stata effettuata a livello regionale una mappatura delle esigenze e non abbiamo messo a disposizione tre posti letto per una eventuale quarantena”. Le donne fanno fatica a trovare il modo di chiamare: “Visto che gli aguzzini si sono nascondono spesso all’interno delle mura domestiche – racconta la presidente -le vittime non hanno la possibilità di contattarci, sarebbe utile farlo via mail”.
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