Dalle borse vintage alle mascherine: Alessandra ne realizza 50 al giorno
06 Aprile 2020 11:00
L’emergenza legata al Coronavirus e le conseguenti restrizioni, adottate per contrastarne la diffusione, stanno provocando seri danni alle imprese del territorio. Ma c’è chi, nonostante le difficoltà, ha deciso di reagire e di rendersi utile. L’artigiana piacentina Alessandra Arlenghi, fondatrice del brand Aleam Handmade, dopo un primo momento di grande sconforto per quello che stava accadendo, non si è persa d’animo e ha convertito temporaneamente la sua attività realizzando mascherine destinate alle forze dell’ordine. Ne cuce 50 al giorno e il compenso di questa attività lo devolverà interamente all’ospedale di Piacenza. Alessandra, nel 2016, ha trasformato una passione tramandata dalla nonna, sarta, in un lavoro che le sta regalando grandi soddisfazioni. Con stoffe artigianali di alto livello acquistate un po’ il tutto il mondo, soprattutto a Parigi e a Londra, produce le Giuggiole Bag, borsette in stile vintage con colori studiati e dallo stile retrò. Il Coronavirus però ha bloccato la sua attività. Allora ha trasferito le macchine da cucire, dal laboratorio di via Roma, direttamente a casa.
“Ho vissuto come tutti un periodo iniziale di dolore e di smarrimento – racconta Alessandra a Telelibertà – poi ho sentito il peso sulle spalle di non sentirmi utile e ho provato a pensare a come avrei potuto contribuire ed essere d’aiuto alla mia comunità. Ho risposto all’appello lanciato dalla sartoria Schiavi di Albarola di Vigolzone e ho iniziato a realizzare le mascherine con certificazione biologica di secondo livello. Il mio compenso lo devolverò al nostro ospedale. Anche quando mi verrà data la possibilità di riprendere il mio lavoro continuerò a dedicare del tempo a questa attività finché l’emergenza non sarà terminata”- racconta Alessandra. L’artigiana ha partecipato anche a diverse iniziative benefiche lanciate sui social tra cui la vendita solidale promossa da #artigianesolidali, gruppo di cui la piacentina fa parte.
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