Riprendono le prestazioni specialistiche, sospese le multe per le disdette
19 Maggio 2020 17:53
Da alcuni giorni l’Ausl di Piacenza ha avviato la riprogrammazione delle prestazioni specialistiche sospese in questi mesi di emergenza. Verranno inizialmente chiamate le persone che avevano già un appuntamento fissato e poi annullato. Non è necessaria una nuova ricetta. Sono sempre garantite le attività in urgenza valutate come necessarie e attivate direttamente dai medici e dai pediatri di famiglia.
Si raccomanda di non presentarsi in caso di febbre o sintomi respiratori. All’arrivo in ospedale o nelle sedi territoriali, le persone troveranno ad accoglierli alcuni punti di controllo (check point). Si richiede di presentarsi indossando la mascherina chirurgica e senza guanti. Chi accede ai servizi per una prestazione non può essere accompagnato, salvo nei casi di minori, persone con disabilità o non autosufficienti.
E’ già ripresa l’attività di prelievo per le prestazioni di laboratorio (esami del sangue). Il cittadino può presentarsi solo con prenotazione, anche nei centri che normalmente sono ad accesso libero. In questa prima fase, sarà possibile prenotare esclusivamente nelle farmacie di tutta la provincia di Piacenza ma non agli sportelli Cuptel o telefonicamente. Il Cuptel è attivo solo per la prenotazione dei tamponi di guarigione. L’unico accesso diretto, negli ospedali di Piacenza e Fiorenzuola, è per la distribuzione diretta dei farmaci, per il quale è comunque attivo anche il servizio di consegna domiciliare, attivabile con una semplice telefonata, chiamando i numeri 0523.302217- 0523.302903. All’ospedale di Castel San Giovanni, all’Osco di Bobbio e nelle Case della Salute è possibile richiedere una consegna personalizzata e programmata di farmaci.
La regione ha sospeso la sanzione amministrativa per mancata disdetta delle prestazioni fino al 31 dicembre; ma, per non sprecare risorse e posti in agenda, l’azienda invita tutti al massimo rispetto degli appuntamenti o a disdire gli stessi quando non è possibile presentarsi. I cittadini che avessero già pagato il ticket per una prestazione annullata a causa dell’emergenza, possono chiedere il rimborso.
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