Riaperto il confine con la Lombardia, i commercianti esultano
03 Giugno 2020 15:08
Una strada che per mesi è rimasta in silenzio da questa mattina, mercoledì 3 giugno, è tornata ad animarsi di auto e camion con i rumori di clacson e motori, tipici delle strade molto trafficate. Oggi quei suoni sono diversi sulla strada provinciale di Castelvetro Piacentino, non danno fastidio, rappresentano il tanto atteso ritorno alla normalità. “E’ incredibile dover schiacciare il pulsante del semaforo per poter attraversare la strada che è stata deserta per mesi” spiega Sabina Buelli del negozio “Papaya” proprio a pochi metri dal confine tra Castelvetro e Cremona e quindi tra Emilia Romagna e Lombardia. I cittadini di Castelvetro fino a ieri potevano andare a Rimini, a 265 chilometri di distanza, ma non a Cremona che si trova a soli due chilometri. Da oggi non serve più l’autogiustificazione per spostarsi. Nella vicina città lombarda, gli abitanti di Castelvetro hanno parenti, affetti e amici che non hanno potuto vedere per quasi tre interminabili mesi. Gli esercizi commerciali a ridosso del ponte sul Po hanno numerosi clienti che arrivano da Cremona e che già questa mattina si sono presentati per fare i primi acquisti post lockdown. In mattinata sono arrivate anche le tv nazionali.
Gli esercenti avevano protestato con lo slogan “Se non aprite il confine è la fine”. “Eravamo molto preoccupati – spiega Simona Meli del negozio “Civico Trentacinque” – l’idea che la Lombardia restasse chiusa per altri 15 giorni ci ha fatto tremare ma fortunatamente anche la nostra voce è stata ascoltata”. I commercianti si sono dati da fare per poter recuperare parte degli introiti perduti, “abbiamo cambiato il nostro orario di apertura e il servizio per poter recuperare uno stipendio a fine mese” ha dichiarato Gianluca Donnarumma della Locanda del gusto.
“Mi sono svegliato emozionato stamattina – ha confessato il sindaco Luca Quintavalla – questa giornata rappresenta per noi la vera ripartenza. Con i commercianti abbiamo unito le forze facendo squadra e questo ci servirà anche per il futuro ma il mio primo pensiero va a chi, a causa del Coronvirus, ha perso parenti e amici nella vicina Cremona e non è potuto ancora andare al cimitero a trovarli”.
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