Acquisizione aree militari: Piacenza punta su un “progetto pilota”
10 Luglio 2013 07:05
Aree militari: Piacenza vuole portare avanti un “progetto pilota” per l’acquisizione delle tante strutture e spazi dell’Esercito, attualmente in disuso e che potrebbero, nel prossimo decennio, cambiare il volto della città. Una tappa importante, alla quale si è arrivati grazie alla “mediazione” della parlamentare piacentina Paola De Micheli (Pd), sarà quella di venerdì 19 luglio quando a Piacenza arriverà Gioacchino Alfano (Pdl), sottosegretario di Stato al Ministero della Difesa del Governo Letta.
Il programma della giornata prevede un sopralluogo nelle aree che fanno parte di questa fondamentale “partita” e quindi un momento di confronto con gli amministratori locali. «Sarà l’occasione per dare seguito agli incontri già avvenuti a Roma nelle settimane scorse – spiega il sindaco Dosi, che ringrazia per il fattivo contributo la parlamentare De Micheli – una tappa importante, dalla quale ci attendiamo positivi sviluppi per quanto riguarda il discorso complessivo delle aree militari. La nostra intenzione, come abbiamo più volte sottolineato, è di affrontare la questione con una strategia complessiva e fortemente innovativa, superando quelli che sono stati fino ad oggi gli ostacoli che hanno bloccato la trattativa e cioè – ad esempio – il discorso dei costi e delle eventuali permute. L’arrivo del sottosegretario è un segnale fortemente positivo ed apre un importante spiraglio».
Sul “piatto” prima di tutto l’area Pertite con il forte movimento d’opinione che chiede un grande parco pubblico, ma anche il tema della Baia di San Sisto e del comparto nord di Piacenza. Per non parlare delle tante ex-caserme che potrebbero finalmente tornare alla città, dal Laboratorio Pontieri all’Ospedale Militare, dalla Lusignani alla Artale.
A Piacenza, nel futuro, dovrebbero restare solo tre strutture dell’Esercito: il 2° Reggimento Genio Pontieri, il Polo di Mantenimento pesante Nord e lo stabilimento Staveco (che attualmente ha sede a San Lazzaro).
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