“E’ un momento storico, hai visto il vecchio Sud cadere in una notte”

La polemica su “Via col vento” (un film tratto da un libro scritto da una donna vincitrice del Pulitzer che ha portato un Oscar, il primo nella storia, a un’altra donna di colore e quindi a suo modo rivoluzionario) aggiunge un altro tassello a uno dei grandi temi che stiamo dibattendo in questi anni: la perdita del senso della Storia sacrificata all’altare delle sensibilità di gruppo (o in casi estremi anche individuali). La normale rappresentazione della Storia, anche la sua strumentalizzazione a uso politico (su questo blog giusto la settimana scorsa si parlava di Nascita di una nazione) si scontra quotidianamente con il fatto (piuttosto ovvio) che siamo tutti in qualche “categoria” umana suscettibile di offesa: siamo afroamericani, orientali, donne, gay, lesbiche, transgender, anziani, sovrappeso, sottopeso, disabili, diversamente abili, whatever.

L’ondata non risparmia la Fantasia, dalle favole (zeppe di cannibalismo, femminicidio, sessismo) fino all’ultimo Star Wars (al personaggio asiatico viene dato poco spazio, le due ragazze che si baciano sono solamente un frame nei festeggiamenti finali, altro a piacere): c’è spazio per ogni tipo di indignazione, scegliete la vostra.

Ma tutto questo clamore improvviso intorno al grande classico del cinema da dove viene?
Da un articolo uscito sul Los Angeles Time qualche giorno fa. Il pezzo è firmato John Ridley, regista, scrittore e sceneggiatore che ha vinto il Premio Oscar per la Migliore Sceneggiatura non originale di “12 anni schiavo”.
L’articolo inizia così: “Congratulazioni alla WarnerMedia per il lancio di HBO Max”. HBO Max è la nuova piattaforma HBO (il colosso dei gigantiliardi fatti con “Game of Thrones”, dove c’erano i draghi, certo, ma anche sesso violenza stupri incesti e molto materiale per l’indignazione collettiva) che, come tutte le altre piattaforme, offrirà un mix di contenuti vecchi e nuovi. E a HBO Max Ridley chiede subito di rimuovere “Via col Vento” perché è un film che, “nei momenti in cui non ignora gli orrori della schiavitù, perpetua alcuni degli stereotipi più dolorosi sulle persone di colore” e “romanticizza gli Stati Confederati”. Ridley afferma di non credere nella censura, e chiede che il film sia trasmesso all’interno di una rotazione di altri titoli che offra un quadro storico chiaro e completo di cosa fosse la schiavitù negli stati del Sud, soprattutto adesso che i ragazzi sono per la strada a protestare contro l’intolleranza razziale.
Accadono fatti che, per una concomitanza di circostanze, vengono raccolti dal marketing delle aziende. Circostanza 1: Ehi, qualcuno sapeva dell’esistenza di HBO MAX prima di questo “caso”? Circostanza 2: la protesta per la morte di George Floyd che dura da 2 settimane ha portato a un formidabile aumento del supporto a Black Lives Matter.
Di conseguenza, in risposta a questo sferzante attacco HBO Max si è affrettata a far sapere che il film sarà temporaneamente tolto dalla piattaforma e che sarà proposto nella sua forma originale ma accompagnato da una discussione sul contesto di realizzazione. Spiace per tutti quelli che credono che eliminando “Via col vento” si possano rimuovere secoli di tratta, schiavitù, oppressione degli afroamericani, sottrazione di diritti civili: il film non è affatto stato bandito e la grande crociata è chiaramente un’operazione di marketing (e lo stesso titolo rimane disponibile su altre piattaforme e in tutti i formati di vendita).
Pare che non siamo in grado di contestualizzare un’opera uscita nel 1939. Completamente a caso, questo pomeriggio ho visto dieci minuti di “Quei bravi ragazzi” (che mostra scarsissima sensibilità nei confronti delle donne, trattate come oggetti o maltrattate e nei confronti degli italiani, ritratti esclusivamente come mafiosi violenti), ho letto che probabilmente nei prossimi Looney Tunes Taddeo il cacciatore sarà privo di fucile (ma forse potrà usare gli esplosivi), e comincio a guardare con sospetto il film che sta passando in televisione, questo “Harry Potter e il Principe Mezzosangue”, che già dal titolo si presta a fraintendimenti.

TRAILER VIA COL VENTO

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