L’esperienza epidemiologica raccontata dal Karate Piacenza Farnesiana
30 Giugno 2020 13:02
Sembra che ormai manchi poco per la ripresa degli allenamenti degli sport di contatto in tutta Italia: sei le regioni (Sicilia, Puglia, Liguria, Veneto, Abruzzo e Marche) che hanno consentito la ripresa di sport come calcetto, arti marziali e pugilato, malgrado il parere ancora contrario del Comitato Tecnico Scientifico.
Abbiamo intervistato Gian Luigi Boselli, direttore tecnico del Karate Piacenza Farnesiana – Acrobatic, plurititolata società di karate affiliata alla Fijlkam (unica Federazione riconosciuta dal Coni).
“Per l’emergenza Covid – ha spiegato Boselli – abbiamo interrotto gli allenamenti degli amatori (oltre 150 tesserati, ndc) il 22 febbraio scorso, e abbiamo proseguito con gli agonisti fino al 7 marzo in quanto la normativa lo consentiva seguendo particolari protocolli. Dopo il 7 marzo 2020 era impossibile allenarsi e abbiamo iniziato pochi giorni dopo gli allenamenti a distanza utilizzando una piattaforma online. La commissione tecnica composta da me, dall’allenatore Pier Paolo Cagnoni e dal tecnico Giorgio Livelli ha diretto e coordinato gli allenamenti da casa per quattro volte alla settimana, suddividendo le classi di età e distinguendo logicamente gli allenamenti fra amatori e agonisti”.
“Fondamentale è stato l’apporto in qualità di modelli di prestazione di quattro nostre atlete d’eccezione quali Camilla e Martina Boselli, Giulia Ghilardotti e Valentina Maini. Lo scopo principale era mantenere i rapporti con gli allenatori e con i compagni di palestra continuando a svolgere un’apprezzabile attività tecnica. Anche la Fijlkam ha svolto allenamenti online e seminari con la nazionale italiana, ai quali i nostri atleti agonisti hanno partecipato assiduamente dimostrando grande motivazione in attesa del rientro in gara. La difficoltà maggiore per gli atleti di karate di alto livello era dovuta al fatto di non avere il partner (compagno per effettuare gli scambi, ndc), pertanto abbiamo impostato l’allenamento sulla preparazione fisica e dal punto di vista tecnico abbiamo puntato sul lavoro inerente le combinazioni di calcio e pugno, meno utilizzate dai singoli atleti, utilizzando maggiormente la guardia non preferita”.
LA RIPRESA
“La ripresa è stata lenta – ha proseguito Boselli -: solo il 10 maggio la Regione Emilia Romagna ha consentito l’allenamento in forma individuale di atleti professionisti e non professionisti riconosciuti di interesse nazionale ed internazionale dal Comitato olimpico nazionale italiano, dal Comitato Italiano Paralimpico (Cip) e dalle rispettive federazioni, nel rispetto delle norme di distanziamento sociale e senza alcun assembramento in strutture a porte chiuse, anche per gli atleti di discipline sportive non individuali siamo potuti tornare in palestra con un’atleta di interesse internazionale, Giulia Ghilardotti, ma è stato comunque un bellissimo momento il poter riprendere l’allenamento anche se solo con un’atleta. L’inizio degli allenamenti nelle palestre, senza presenza di pubblico, è avvenuto il 25 maggio e gli atleti agonisti per ora si allenano a distanza e ai sacchi e solo gli atleti conviventi si allenano a coppie, in quanto per loro non è previsto il distanziamento sociale. Inoltre pochi giorni fa siamo riusciti a fare gli esami di passaggio della cintura e i genitori dei nostri associati hanno apprezzato la vicinanza dimostrata con gli allenamenti online durante il lock down e nella ripresa degli allenamenti hanno potuto prendere atto che avevamo applicato totalmente il protocollo della nostra Federazione con la massima sicurezza. Confidiamo che a breve anche in Emilia Romagna si possano effettuare gli allenamenti come prima dell’emergenza e ci stiamo comunque preparando per la ripresa agonistica prevista per settembre o ottobre. Sono quattro i campionati italiani che erano stati rinviati ossia i campionati italiani assoluti, quelli under 21, i campionati italiani cadetti e anche il campionato italiano esordienti”.
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