Chiusura ospedale di Fiorenzuola per oltre 2 anni: monta la polemica
19 Luglio 2013 17:28
È confermata per domani, sabato, alle ore 13, la manifestazione di protesta per la chiusura di alcuni reparti dell’ospedale vecchio di Fiorenzuola. Di fronte all’ingresso di via Roma una folta delegazione di amministratori della Valdarda di Pdl, LN,FdI, si troverà per sensibilizzare la cittadinanza valdardese sulla chiusura della struttura che, secondo i rappresentanti politici, è calata dall’alto senza nessuna concertazione con le realtà locali, con la cittadinanza e con gli operatori sanitari.
“Quello che vogliamo – sottolinea il sindaco di Lugagnano Jonathan Papamarenghi – è arrivare ad un confronto serio per valutare assieme il futuro dell’ospedale e, quindi, quello del nostro territorio. Non si tratta di mantenere strutture in deficit, ma di ragionare per fare efficienza mantenendo e potenziando quelle esistenti, soprattutto quando sono state, come quella di Fiorenzuola, oggetto di recenti investimenti per diverse decine di milioni”.
“I lavori di adeguamento – continua il Sindaco di Lugagnano – possono essere organizzati in modo tale da ridurre al minimo i disagi per gli utenti ed evitare che, bloccando completamente per tre anni la struttura, diventi impossibile riavviarla”.
“L’iniziativa, organizzata dal Popolo delle Libertà, lega Nord e Fratelli d’Italia – prosegue il primo cittadino – non avrà né colori politici né bandiere ma vuole proprio essere a sostegno di una partita fondamentale per la valle e per l’intero sistema sanitario locale”.
Massima preoccupazione viene espressa anche da Nando Mainardi segretario Prc e David Santi capogruppo Prc: “Chiediamo la convocazione di un consiglio comunale aperto nel tempo più breve possibile e che l’azienda Usl si confronti con il comune e con i cittadini”.
Anche i sindacati esprimono preoccupazione: Elisa Barbieri Filcams-Cgil e Michele Vaghini Fisascat-Cisl chiedono per esempio che fine faranno i lavoratori che svolgono il servizio di pulizia dei reparti in questione. “Pur non contestando le motivazioni legate alla messa in sicurezza della struttura (soprattutto dopo ciò che è accaduto nella nostra Regione a causa del terremoto), la nostra preoccupazione è aggravata dai tempi brevissimi che abbiamo a disposizione per trovare soluzioni adeguate alla gestione del problema delle persone che noi rappresentiamo – scrivono -; cosa comporterà per loro il trasferimento dei Servizi agli Ospedali di Piacenza e Castel San Giovanni? Auspichiamo che le nostre preoccupazioni possano trovare risposta nell’incontro che si terrà il 26 luglio con i nostri confederali”.
Sulla vicenda è intervenuta la Funzione Pubblica Cgil che, con un comunicato, esprime la propria forte preoccupazione per le ricadute sia sull’offerta sanitaria che sui riflessi occupazionali che tale scelta potrà determinare.
Il comunicato FP CGIL sulla chiusura dell’ospedale di Fiorenzuola d’Arda
Il comunicato FP CISL sulla chiusura dell’ospedale di Fiorenzuola d’Arda
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