Indagine per circonvenzione di incapace: revocata sospensione del legale
11 Agosto 2020 07:00
L’avvocato Alessandro Miglioli può tornare a esercitare la professione forense. Lo ha deciso il giudice per le indagini preliminari Fiammetta Modica revocando la misura cautelare della sospensione per sei mesi. Accolta dunque l’istanza della difesa, rappresentata dall’avvocato Luca Gatti, fatta il 6 agosto contestualmente all’interrogatorio di garanzia. Una richiesta alla quale il sostituto procuratore Matteo Centini si era opposto.
E’ questo l’ultimo sviluppo dell’inchiesta giudiziaria avviata dalla Squadra mobile della polizia che ruota attorno alle condizioni di un, 80enne, ex docente universitario, ora assistito da un amministratore di sostegno. Nell’inchiesta sono quattro le persone indagate: oltre a Miglioli anche Annalisa Belloni, moglie dell’ex docente, Mario Poggi e Giampietro Taina. L’ipotesi d’accusa è concorso in circonvenzione di incapace.
Miglioli ha sempre respinto con forza le accuse formulate dal pm. Al momento della sospensione, il 31 luglio, aveva subito annunciato che avrebbe presentato istanza di revoca contro il provvedimento, adottato senza che l’interessato fosse stato sentito per esporre le proprie ragioni. “Sono ovviamente contento della revoca della misura cautelare di sospensione della professione – dichiara Miglioli, che è anche vicepresidente dell’Editoriale Libertà – essendo convinto di essermi comportato in modo professionalmente ineccepibile. Sono invece molto dispiaciuto e preoccupato per la conferma del provvedimento cautelare a carico della professoressa Belloni che, nella sostanza, colpisce, in modo molto grave, il professore il quale fino a 10 giorni fa era amorevolmente accudito da sua moglie e che improvvisamente è stato catapultato in una struttura nella quale non conosce nessuno, senza sapere le ragioni di quanto è successo, e si trova completamente in una situazione di profondo estraneamento, gravemente pericoloso per la sua salute»”.
Nei giorni scorsi, inoltre, il pm Centini ha chiesto al gip un incidente probatorio finalizzato a una perizia medico legale su Negri. Lo scopo è quello di verificare le condizioni di salute psichica dell’ex docente; e se nel compiere alcuni atti le sue condizioni fossero connotate da una “minorata capacità psichica” tale da renderlo “condizionabile o suggestionabile” si legge nell’istanza. Una verifica che la procura ritiene rilevante nel caso si vada al dibattimento.
Si tratta di una vicenda familiare particolarmente complessa. Secondo la procura sarebbero stati compiuti atti diretti a condizionare da una parte la condotta del professor Negri, che ha insegnato a lungo (è stato anche preside di Giurisprudenza) all’Università Cattolica; e dall’altra la procedura di nomina dell’attuale amministratore di sostegno.
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