Arminio, “oggi più che mai c’è bisogno di poesia”
12 Agosto 2020 17:55
(ANSA) – ROMA, 12 AGO – Oggi più che mai c’è “un bisogno enorme di poesia” e Franco Arminio gli ha dato voce riuscendo a parlare a tutti. Poeta, paesologo, artista di serate sempre esaurite, è diventato un fenomeno letterario unico e sorprendente. Il suo ultimo libro, ‘La cura dello sguardo. Nuova farmacia poetica’, uscito il 22 luglio per Bompiani, è in questi giorni il libro di poesia più venduto su Amazon e anche su Ibs è al vertice della classifica dei più venduti di poesia e letteratura. Un risultato che lascia stupito anche l’autore che lo ha segnalato su Facebook. “‘La cura dello sguardo’ non è un libro facile. E’ irregolare, di prosa con poesie, parla di morte, di dolore. Vuol dire che c’è un pubblico al quale interessano i poeti non canonici” dice all’ANSA Arminio. “Tutti in Italia si lamentano perché la poesia non vende, ma bisognerebbe approfondire. E’ singolare che su Amazon, che lavora in tutto il mondo, ‘La cura dello sguardo’ sia al primo posto dei bestseller di poesia. Sarebbe interessante trovare i dati su quanto si legge la poesia nel mondo. I miei libri hanno vendite fuori quota rispetto alla poesia la cui tiratura media in Italia è sulle mille copie. ‘Cedi la strada agli alberi’ del 2017 ha venduto 40 mila copie e continua a vendere. ‘L’infinito senza farci caso’ del 2019 è oltre le 10 mila copie. E ‘La cura dello sguardo’ il giorno dopo l’uscita ha avuto la prima ristampa. Una settimana dopo la seconda e si parla di una quarta a fine agosto. Non ho i dati ma saremo sulle 10 mila copie” spiega Arminio che è autore di 40 libri ma è esploso come fenomeno negli ultimi anni con la poesia. Molto si deve anche alle sue serate in tutta Italia. “Le prenotazioni sono sempre superiori ai posti disponibili, in media 150-200. Si è creata una situazione simile a quella dei concerti. La poesia è come un lievito di comunità provvisoria” afferma Arminio. I suoi incontri sono “una sorta di festa. C’è un clima depressivo intorno alla letteratura. Si è rassegnati alla mestizia. Bisogna scuotersi. Per me la poesia è mestiere e mistero. Offre un ingrandimento per guardarsi dentro. La politica è crollata, la religione non è tanto quotata e si apre una crepa” dice. (ANSA).
© Copyright 2024 Editoriale Libertà