“Ti restano 20 minuti di vita, chiama i carabinieri”. Marito arrestato per maltrattamenti in famiglia
17 Agosto 2020 17:11
“Va subito a chiamare i carabinieri che hai da campare ancora venti minuti”. Queste le parole rivolte da un marito ubriaco alla moglie: mentre pronunciava la sua minaccia, l’uomo ha aperto un cassetto afferrando una mannaia. Il fatto è accaduto il giorno di Ferragosto a Fiorenzuola. Protagonista dell’episodio un operaio del Bangladesh di 53 anni e la moglie 50enne. L’uomo è stato arrestato dai carabinieri di Fiorenzuola e rinchiuso in una cella delle Novate con l’accusa di maltrattamenti in famiglia. L’arresto è avvenuto grazie alla recente normativa “codice rosso”. Del caso è stato informato il pm di turno Matteo Centini.
Pare che l’operaio nella serata di Ferragosto sia rincasato ubriaco chiedendo del figlio. “E’ uscito” avrebbe risposto la moglie e lui si sarebbe diretto nella sua camera accanendosi contro il computer del ragazzo e distruggendolo. La moglie avrebbe tentato di opporsi, con il risultato di scatenare ancora di più l’ira dell’uomo che l’avrebbe aggredita pendendola a pugni. Lo straniero avrebbe poi afferrato una mannaia, minacciando la moglie che è fuggita in strada invocando aiuto. Un vicino di casa, udite le grida della donna, ha chiamato il 112 e sul posto sono accorsi i carabinieri di Fiorenzuola. Nel frattempo il 53enne, in preda all’ira, pare abbia preso a calci i vetri di una porta ferendosi. Alla fine è stato immobilizzato e portato al pronto soccorso dove è stato medicato con cinque giorni di prognosi. Peggio ancora è andata alla moglie che è stata medicata con venticinque giorni di prognosi. L’uomo è stato così arrestato.
Da primi accertamenti dei carabinieri sembra che l’uomo, lo scorso anno, abbia già aggredito in un paio di occasioni la moglie, che aveva dovuto farsi medicare al pronto soccorso per le percosse subite. In entrambe le occasioni la donna aveva però preferito non sporgere querela per quanto patito e trattandosi di lesioni lievi l’autorità giudiziaria non aveva potuto procedere. I fatti precedenti però, alla luce di quanto accaduto a Ferragosto e sulla base delle vigenti leggi, confluiranno nelle nuove accuse. Oggi davanti al gup l’udienza di convalida dell’arresto che avverrà in carcere.
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