Tassisti in attesa della chiamata di un cliente: “Non ci siamo più rialzati”
20 Agosto 2020 04:07
C’è un settore che ancora non ha rialzato pienamente la testa dopo l’emergenza Covid. Basta recarsi in piazza Cavalli, a Piacenza, per rendersi conto della lunga fila di taxi, ferma, in attesa della chiamata di un cliente. “Diamo il servizio ma, come vede, in giro non c’è nessuno – spiega un tassista piacentino – il mese di agosto è sempre stato piuttosto critico ma quest’anno, per noi, è un disastro”. Manca il turismo ma anche la clientela affezionata: “Stiamo in ballo dieci ore per quattro corse al massimo – aggiunge un collega – Piacenza non è una città turistica e noi abbiamo sempre lavorato con gli anziani che dovevano andare all’ospedale o a fare la spesa. Con l’emergenza Coronavirus è venuta a mancare anche questa routine”.
Gli fa eco un altro autista: “Sopravviviamo perché facciamo questo mestiere da 20 anni ma il settore è fortemente in crisi, non sappiamo come arrivare a fine mese e stiamo facendo affidamento su quelle poche scorte che avevamo messo da parte magari in previsione di un investimento sui mezzi nuovi che non possiamo più permetterci”.
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