Sciopero Ikea, Coop San Martino: “Applicato il contratto nazionale”
27 Agosto 2020 18:06
In merito allo sciopero proclamato da Filt Cgil al magazzino Ikea di Piacenza è intervenuta la cooperativa San Martino attraverso un comunicato.
“Cooperativa San Martino è una Società storica del nostro territorio, che dal 1986 garantisce occupazione nella nostra Provincia e non solo: negli anni l’azienda è cresciuta, anche grazie alla sua identità “retta dal rapporto con i soci lavoratori”, che sono il perno dell’intera organizzazione.
Siamo fortemente convinti che i nostri lavoratori vengano prima di tutto, ma non riteniamo che sia utile scambiare “privilegi” per diritti creando illegittime aspettative. Non ci siamo mai sottratti al dialogo e non abbiamo mai abbandonato i tavoli negoziali, a differenza di chi dice di volersi confrontare ma invece ha interrotto le riunioni che dovevano portare a soluzioni condivise. In un momento storico come quello che stiamo vivendo in Italia e nel mondo, riteniamo la continuità in un appalto come quello di Ikea un’opportunità, in cui noi confermiamo e ribadiamo l’applicazione del Contratto Collettivo di riferimento.
La Filt Cgil di Piacenza ha richiesto la convocazione all’Ispettorato Territoriale del Lavoro al fine di garantire l’applicazione al personale interessato del testo integrale dell’articolo 42, comma 9 del C.C.N.L. di riferimento (sottoscritto anche dalla Filt Cgil Nazionale) perché, a suo dire, questo non era stato riconosciuto nei cinque incontri precedenti svoltisi in luglio e agosto nella sede di Confcooperative.
San Martino ha ribadito in quella sede la volontà di piena applicazione del Ccnl al contrario di Filt Cgil di Piacenza che chiede l’applicazione di prassi aziendali che non possono essere considerate diritto acquisito e che esulano per modalità e per contenuto dal Contratto collettivo di Lavoro.
Nel merito, la configurazione dell’orario di lavoro è strumento fondamentale di organizzazione del lavoro che nei limiti di quanto previsto dal CCnl è di competenza e responsabilità della componente datoriale.
Quanto previsto in sede di cambio appalto soddisfa non solo tutte le previsioni del C.C.N.L. di riferimento in vigore ma ha previsto diversi elementi migliorativi di significato che elenchiamo:
– Riconoscimento degli accordi sottoscritti dal precedente appaltatore per quanto attiene all’inquadramento dei lavoratori e assenze malattie, infortuni sul lavoro;
– Contestuale sottoscrizione (al verbale di cambio appalto) di ulteriori accordi migliorativi sia per quanto riguarda l’inquadramento dei lavoratori ed anche per assenze malattie ed infortuni sul lavoro con la volontà di uniformare le condizioni di lavoro di tutti i lavoratori occupati nel deposito con quelle del deposito a fianco sotto il profilo dell’applicazione degli istituti contrattuali e degli istituti di premialità applicabili al personale;
– Mantenimento dei livelli occupazionali, con assunzione di tutti i lavoratori presenti in deposito – sia quelli aventi diritto di passaggio a norma di C.C.N.L. di riferimento sia il personale a tempo determinato che, diversamente, avrebbe cessato il proprio lavoro;
– Mantenimento della sede di lavoro, fatte salve le ragioni di carattere tecnico, produttivo e organizzativo;
– Impegno alla sottoscrizione di accordi per la distribuzione di premi – di secondo livello – al raggiungimento di obiettivi;
– Distribuzione dell’orario di lavoro secondo le previsioni del C.C.N.L., con l’applicazione delle maggiorazioni previste dal C.C.N.L., e nel rispetto della normativa cogente con equa distribuzione del lavoro fra tutti i soci lavoratori.
Ci auguriamo davvero che Filt Cgil faccia sempre emergere i “veri lati oscuri di alcune organizzazioni”, che non ci appartengono per principi e storia, e in tal caso saremo sempre dalla stessa parte, ma strumentalizzare impropriamente temi importanti al fine di tesseramento sindacale è solo proattivo a generare tensione sociale di cui in questo momento particolare non vi è certamente bisogno. Abbiamo sempre ritenuto che il dialogo tra persone che hanno come obiettivo comune il benessere della collettività sappia sempre generare soluzioni”.
© Copyright 2024 Editoriale Libertà
NOTIZIE CORRELATE