Viaggio nelle aule “Covid-free”. L’esempio di Gioia e Raineri Marcora
12 Settembre 2020 15:58
Operazione scuola sicura: un po’ come degli “agenti segreti”, i presidi piacentini (con il supporto del personale scolastico) stanno correndo contro il tempo per mettere a punto gli ultimi preparativi in vista della ripartenza definitiva delle scuole, prevista il 14 settembre. Il Liceo Gioia e l’Istituto Raineri Marcora ci hanno permesso di scoprire e documentare cosa troveranno gli studenti al suono della prima campanella, dagli ingressi separati ai dispositivi per l’igienizzazione e tanto altro ancora.
“La novità principale – illustra Mario Magnelli, dirigente scolastico del Liceo Gioia – è la didattica digitale integrata, ai quali i nostri ragazzi si erano già avvicinati durante il lockdown. Due terzi degli studenti di una classe saranno regolarmente in aula a seguire la lezione in presenza: un terzo, invece seguirà la lezione da casa. La didattica integrata è resa possibile grazie all’utilizzo di una webcam posizionata sulla cattedra: permetterà di inquadrare il docente, la cui lezione verrà vista in contemporanea dagli studenti a casa. A turno, tutti gli studenti avranno modo di sperimentare questo tipo di didattica, quindi tutti avranno la stessa offerta formativa. Infine, i banchi sono stati posizionati in modo da garantire il distanziamento di almeno un metro tra uno e l’altro”. I banchi monoposto, per il Gioia, non sono un problema: nodo da sciogliere è invece quello “dell’inizio regolare delle lezioni, dovuto al fatto che come ogni anno non ci sono in cattedra tutti i docenti. Dalla prossima settimana – ha proseguito Magnelli – partiremo con l’orario completo: avremo dei buchi da coprire, ma ci auguriamo che possano essere coperti presto grazie alle nomine dei supplenti, indispensabili per garantire la piena funzionalità delle lezioni”.
“Temperatura normale”. La voce robotica del termoscanner, posto all’ingresso, ci segnala che possiamo entrare all’interno del Raineri Marcora. Dopodiché siamo invitati ad igienizzare le mani con un gel apposito (contenuto in un dispenser) e a scrivere su un foglio i nostri dati, per la tracciabilità. Questo il “rito iniziatico” che spetta ad ogni visitatore che si reca all’Istituto sulla strada Agazzana, mentre gli studenti entreranno scaglionati su più ingressi senza dover misurare la temperatura (la tracciabilità sarà garantita dal registro elettronico). “Tutti gli accessi – spiega la preside Teresa Andena – saranno dotati di tappetini disinfettati. Come da disposizioni ministeriali, nelle aule i banchi saranno distanziati. La novità principale riguarda però la presenza di speciali macchine lavasciuga per la superficie delle palestre e microfibre per la disinfezione ordinaria di banchi e pavimenti. Oltre a questo, ogni palazzina sarà dotata di un nebulizzatore”. Per quanto riguarda invece le criticità da risolvere, la preside pone l’accento sui dispositivi di protezione individuale: “Auspichiamo una dotazione di mascherine più robusta. Ad oggi abbiamo ricevuto circa ottomila mascherine, una scorta che può durare all’incirca tre giorni, dato che quotidianamente al Raineri circolano più o meno duemila studenti”.
Sia il Gioia che il Raineri Marcora avranno due “aule Covid”: ospiteranno alunni con sintomi o sospetti.
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