Accoltellò un 20enne in via Colombo: ai domiciliari il giovane aggressore
25 Settembre 2020 17:15
Il giovane accusato di tentato omicidio per aver accoltellato e ridotto in fin di vita il 20enne di origini marocchine Jawad Bejja, la notte tra il 29 e il 30 agosto in via Colombo, lascia il carcere delle Novate: starà ai domiciliari con braccialetto elettronico. Il gip Luca Milani ha accolto l’istanza di scarcerazione dell’avvocato difensore Paola Serrau. “Sono dispiaciuto, chiedo scusa, ho agito solo per difendermi mai avrei immaginato una cosa del genere” ha riferito il ragazzo. Il fatto era avvenuto durante una festa.
“Io ero stato invitato a quella festa – ha spiegato l’aggressore – ma quando ho cercato di parlare con la mia ex fidanzata, molti dei presenti hanno fatto muro contro di me spingendomi sulle scale di quel palazzo e picchiandomi. Ad un certo punto è anche andata via la luce ed io non capivo più nulla. Le ragazze che erano alla festa hanno cercato di aiutarmi e dicevano agli altri di smettere di picchiarmi”. Il giovane ha poi riferito di aver raccolto per strada un oggetto acuminato, forse un tagliaunghie e di aver sferrato fendenti a caso. “Ero in preda al terrore – ha spiegato – e volevo solo difendermi”.
Il ragazzo ha poi detto ai magistrati che sarebbe poi fuggito perché “temeva gli altri invitati”.
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