Gli esercenti: “Nessuna riqualificazione nel primo tratto di via Taverna”
01 Ottobre 2020 03:23
“Perché là sì e qua no?”. È il mugugno che serpeggia tra alcuni residenti e commercianti della parte iniziale di via Taverna, quella compresa tra piazzale Torino e l’incrocio con cantone del Cristo. “Non c’è un tratto di strada di serie A e un altro di serie B”, dice qualcuno. E il motivo è presto spiegato: nelle scorse settimane l’amministrazione comunale ha completato l’intervento di riasfaltatura e ricollocazione dei cubetti di porfido nella porzione finale verso piazza Borgo, “ma la prima metà di via Taverna – esclama l’esercente Rosa Scicolone – è stata del tutto dimenticata. In molti punti mancano i sampietrini, ogni tanto si rischia di cadere per terra”. La protesta della negoziante è chiara: “Il Comune ha deciso di ripristinare il decoro e la fruibilità del manto stradale solo in maniera parziale, lasciando indietro il tratto che corrisponde all’ingresso di via Taverna”. Il ristoratore Fermo Leoni, titolare di una storica trattoria, è esasperato: “La parte iniziale di via Taverna è sporca e piena di buche. Mi aspettavo che il cantiere di riqualificazione riguardasse tutta la strada, e non esclusivamente la seconda metà…”.
In effetti, la superficie è malmessa: i passanti segnalano cubetti di porfido rotti o staccati, toppe d’asfalto e avvallamenti. Le strisce pedonali davanti all’ingresso della scuola elementare Taverna si trovano in pessime condizioni, martoriate da un mix di dissesto e scarsa manutenzione. “Un’opera di sistemazione del tratto è fondamentale – sottolinea la commerciante Teresa Braga – senza tuttavia ricorrere alla chiusura al traffico, altrimenti le ripercussioni economiche sarebbero notevoli”.
LA REPLICA DEL COMUNE – L’assessore ai lavori pubblici Marco Tassi fa sapere che il Comune ha privilegiato la riqualificazione del tratto finale di via Taverna perché era quello più ammalorato, la sistemazione della parte restante è al vaglio degli uffici di Palazzo Mercanti. Ci sono infatti due fattori di cui tenere conto: le ripercussioni del cantiere sugli esercizi commerciali e l’impatto viabilistico anche rispetto al passaggio delle ambulanze verso il pronto soccorso.
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