Guadagnino, gli adolescenti e l’età della ricerca

03 Ottobre 2020 15:05



(ANSA) – ROMA, 03 OTT – Un rito di passaggio tra l’infanzia e l’età adulta, quel lasso di tempo ibrido nel quale non si è più bambini ma non ancora ragazzi fatti”. La forza della prima serie tv di Luca Guadagnino (targata Sky e HBO, prodotta dalle italiane The Apartment e Wildside) sta nella potenza dei temi affrontati e in quella sua consolidata dote di scovare incredibili talenti: “We Are Who We Are” sbarca venerdì 9 ottobre alle 21.15 su Sky Atlantic. Si riassume nel suo stesso titolo: siamo quello che siamo, vale per i protagonisti e per gli altri personaggi, gli adulti, ma anche per gli spettatori. Ambientata in una base militare americana in Italia, We Are Who We Are è una storia che vede al centro della scena Fraser (Jack Dylan Grazer) e Caitlin (Jordan Kristine Seamón), due ragazzi di 14 anni alle prese con le scoperte e i dubbi, dell’adolescenza. Attorno a loro un cast di attori (tra questi Francesca Scorsese, figlia di Martin) a cui la sceneggiatura (di Paolo Giordano e Francesca Manieri) si accosta senza stereotipi: per esempio, le due madri di Fraser, Maggie e Sarah (rispettivamente interpretate da Alice Braga e Chloë Sevigny), lavorano entrambe nell’esercito e hanno sviluppi sorprendenti. La serie è ambientata nel 2016, proprio nel bel mezzo della escalation di Donald Trump nelle presidenziali americane. “Gli effetti – spiega il regista – si fanno ancora sentire proprio qui, proprio ora”. “Mi piace definirlo un “film” in otto atti, pensare che We Are Who We Are sia una sorta di commedia umana che racconta come, ai giorni nostri, un gruppo di espatriati in una base militare viva le proprie idiosincrasie, desideri e nevrosi in una sorta di bolla dove tutto è stato riprodotto. Racconto un mondo che riflette quello che siamo oggi. Ho proposto di ambientarla in una micro-America, le basi si somigliano tutte”, spiega. Poi la rivelazione di essere stato influenzato da Amy Adams: “Una volta ho avuto una conversazione e lei mi ha raccontato di aver trascorso parte della sua infanzia a Vicenza, in una base in Italia”. (ANSA).

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