M5S:’vulnus’ Codice, non c’è stop a Raggi se condanna appello
07 Ottobre 2020 15:49
(ANSA) – ROMA, 07 OTT – Virginia Raggi potrebbe candidarsi se, al termine del processo d’appello che avrà inizio il 19 ottobre, fosse condannata per falso ideologico? Il quesito, nei giorni del percorso di rifondazione del M5S e dell’avanzare dell’incognita dell’alleanza M5S-Pd a Roma, non è da poco. E, come ricorda anche il quotidiano Il Foglio questa mattina, il Codice etico del M5S, alla lettera, non vieta alla Raggi di candidarsi anche in caso di condanna. L’articolo 6 del Codice, infatti, prevede che “la condanna, anche solo in primo grado, per qualsiasi reato commesso con dolo”, salvo alcuni casi prescritti dallo stesso Codice, “costituisce condotta grave ed incompatibile con la candidatura ed il mantenimento di una carica elettiva quale portavoce del M5S”. Ed è in quella citazione del “primo grado”, fanno notare fonti del Movimento, che si potrebbe nascondere il vulnus, fermo restando che questa parte di regolamento resti immutata dopo gli Stati Generali. Raggi, infatti, in primo grado è stata assolta. E, in caso di condanna in appello, potrebbe giustificare la sua ricandidatura sostenendo di attendere la Cassazione. (ANSA).
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