Ospedale di Fiorenzuola: “Entro fine agosto la soluzione definitiva”
13 Agosto 2013 09:29
In Provincia si riunisce la conferenza sociosanitaria. I sindaci piacentini, i sindacati e alcuni dipendenti sono all’ascolto di Andrea Bianchi dell’Ausl. Il direttore generale sta illustrando l’intervento dei lavori al presidio ospedaliero della Valdarda, contro i quali è nato un Comitato che chiede che i reparti non vengano trasferiti da Fiorenzuola. Il piano di messa di sicurezza prevede – spiega Bianchi – alcune azioni di sgombero nell’ospedale vecchio per consolidare l’edificio. “Siamo di fronte a una struttura con indubbie problematiche, la responsabilità cade sui datori di lavoro, non non vogliamo scherzare sulla sicurezza per questo è necessario procedere. Alla fine del cantiere che durerà due anni – ha assicurato – Fiorenzuola avrà all’attivo ancora tutte le sue funzioni, i tempi verranno rispettati come garantito dal presidente della Regione Errani. Il ripristino delle attività avverrà in modo progressivo, per cercare di limitare il trasferimento dei reparti. Il nuovo assetto inoltre avrà una coerenza funzionale”. L’idea di fondo illustrata dal direttore generale è di agire parallelamente su più fronti per impiegare dunque due anni in tutto. In 12-13 mesi si avrà il nuovo pronto soccorso al seminterrato e le sale operatorie all’ultimo piano. L’ultima considerazione di Bianchi indica l’evento straordinario da affrontare con modalità straordinarie, “come sono l’assegnazione delle risorse e il confronto serrato che stiamo seguendo”.
“Abbiamo messo sul binario giusto la procedura per affrontare un tema complesso” ha commentato il presidente Massimo Trespidi.
“Lo sforzo che ancora oggi bisogna fare – ha invece affermato il sindaco di Fiorenzuola Giovanni Compiani – è spostare il meno possibile e ridurre al massimo i disagi. Difficile però senza avere ancora in mano un progetto preliminare”.
Particolarmente critico il sindaco di Caorso Fabio Callori: “Non è cambiato nulla dall’esposizione del 6 agosto. E poi quel che manca a Fiorenzuola è la rianimazione, senza quella faremo un maxi intervento di lavori per poi tra qualche anno chiudere l’ospedale tramutandolo in lungodegenza. Senza rianimazione la gente muore, dovevano farla nel 2000, dove sono finiti – domanda Callori – quei soldi?”.
Parla invece di opportunità e di passi avanti frutto della trattativa il sindaco di Piacenza Paolo Dosi.
Gabriele Girometta di Cortemaggiore ritiene “fondamentale la continuità dei servizi”, mentre Gianluigi Molinari di Vernasca teme l’allontanamento silenzioso degli utenti dal presidio di Fiorenzuola.
A chiudere gli interventi un vivace botta e risposta tra il presidente del consiglio Roberto Pasquali e il sindaco di Castelsangiovanni Carlo Capelli e di nuovo Trespidi, che ha rimarcato come in queste settimane il suo ruolo sia stato “portare la questione tra i soggetti istituzionali, che non erano stati coinvolti da Regione e Ausl. Per questo – ha dichiarato – ho voluto fermare un’ipotesi di intervento non comunicata con adeguatezza e non condivisa. Ora occorre guardare avanti e muoversi velocemente. Oggi è stato fatto un passo in avanti, questa è la strada giusta, ma l’approfondimento dell’azienda ancora non basta. Ora all’interno del distretto deve avvenire un confronto serrato per arrivare a un proposta migliorativa e definitiva. Quando il responsabile del distretto Giovanni Compiani mi indicherà che si è giunti a una risposta adeguata, si riunirà ancora, e comunque entro fine agosto, la conferenza sociosanitaria per vagliare lo sviluppo della strategia. Dopodichè sanciremo l’accordo con un protocollo firmato dalla Regione qui a Piacenza per avere garantiti tempi, modi e costi del cantiere”.
Ad assistere erano presenti dunque anche i sindacati, che hanno ribadito come una volta concluso il percorso politico sul cantiere, debba essere discusso e chiarito il futuro dei lavoratori.
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