Salta il consiglio, parte della maggioranza lascia l’aula per andare sul Facsal
26 Ottobre 2020 17:06
“Vogliamo partecipare alla manifestazione dei ristoratori e dei proprietari di palestre sul Pubblico Passeggio”, così si alzano e lasciano l’aula facendo mancare il numero legale. E’ accaduto oggi, 26 ottobre, a Palazzo Gotico, dove si sarebbe dovuto svolgere il consiglio comunale con all’ordine del giorno alcune mozioni, ma una parte della maggioranza ha deciso di far slittare la seduta per stare accanto alle categorie colpite dal Dpcm, il quale stabilisce la chiusura di palestre e locali alle 18 a partire da oggi, per contrastare la diffusione del Coronavirus.
“Riteniamo che oggi sia importante scendere in strada accanto a chi sta pagando il prezzo più alto, per fargli sentire la nostra vicinanza – spiega Carlo Segalini della Lega Nord ai microfoni di Telelibertà – ci siamo confrontati tra i capigruppo e abbiamo adottato questa scelta. Per noi vengono prima i cittadini, il consiglio può riunirsi la prossima volta”. In aula sono rimasti: il sindaco Patrizia Barbieri, il capogruppo del Gruppo Misto, Mauro Saccardi, insieme ai colleghi di partito Sergio Pecorara e Michele Giardino, il capogruppo dei Liberali Piacentini Antonio Levoni e la minoranza.
Piuttosto critico Mauro Saccardi: “Non siamo stati coinvolti in questa decisione, avremmo potuto manifestare vicinanza compiendo il nostro lavoro qui e comunque prendiamo atto che il Gruppo Misto serve a questa maggioranza solo quando interessa il nostro voto”. Stefano Cugini del Pd parla a nome della minoranza: “Abbiamo toccato il punto più basso, il populismo è entrato in consiglio, noi pensavamo di decidere tutti insieme oggi come dimostrare il nostro appoggio alle categorie economiche e invece, parte della maggioranza, ha deciso di fare bella mostra di sè sul Pubblico Passeggio. Il sindaco ha provato a trovare una mediazione ma evidentemente la maggioranza non ce l’ha in mano, perché ha deciso di fare il contrario”. Patrizia Barbieri replica: “Ognuno è libero di scegliere e io non potevo impedire, in una giornata così delicata e particolare, di aderire all’iniziativa”.
Forza Italia ha assunto una posizione diversa: Francesco Rabboni e Ivan Chiappa già nei giorni scorsi avevano puntato il dito contro al consiglio comunale in presenza chiedendo che d’ora in poi sia convocato utilizzando la videoconferenza “proprio perché si richiedono sacrifici a cittadini ed imprese bisogna mettere per primi in campo tutti i provvedimenti utili a contenere potenziali rischi di diffusione del virus”. Rabboni spiega: “Ero in consiglio solo per dovere istituzionale, per ribadire il mio no a sedute in presenza e non per appoggiare la scelta della maggioranza”.
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