Delitto di via Degani, ascoltate di nuovo alcune persone
16 Agosto 2013 12:18
Procura e carabinieri sono convinti di essere sulla pista giusta per risolvere il mistero del delitto di via Degani, dove Giorgio Gambarelli, fisioterapista pensionato di 67 anni, è stato ucciso nel suo appartamento il 27 luglio scorso. Negli ultimi giorni le indagini non si sono fermate, anzi sono proseguite lungo alcuni precisi filoni che potrebbero presto portare a una svolta, anche se per il momento gli investigatori mantengono il più stretto riserbo.
A quanto pare sono state sentite di nuovo alcune persone che conoscevano Gambarelli e che erano già state ascoltate nei giorni successivi il ritrovamento del suo corpo esanime, con la gola tagliata, nell’appartamento di via Degani dove viveva da solo.
Tanto il comandante provinciale dei carabinieri Paolo Rota Gelpi quanto il nuovo comandante del Nucleo investigativo Massimo Barbaglia avevano chiarito nei giorni scorsi che si stava stringendo il cerchio, grazie anche ai risultati dei rilievi effettuati dal Ris sulla scena del crimine. Un primo profilo genetico del Dna dell’assassino è già stato ricostruito, ora occorre dargli un nome e un cognome. Gli esami sono stati effettuati dagli specialisti sia sui materiali trovati sotto le unghie della vittima, sia sul sangue trovato nel bagno.
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