Dal doppio dipinto al furto e ritrovamento: i misteri del “Ritratto di signora” di Klimt raccontati a Nel Mirino
27 Novembre 2020 22:45
“Bentornata” è stato il saluto che il direttore di Telelibertà Nicoletta Bracchi ha idealmente rivolto alla “Signora” del Klimt, rubata misteriosamente nel 1997 e poi altrettanto misteriosamente ritrovata nel dicembre dello scorso anno in una nicchia del giardino della galleria. Le vicende del quadro sono state al centro dell’ultima puntata di “Nel Mirino”, andata in onda su Telelibertà: a intervenire sono stati il capocronista di Libertà Giorgio Lambri, autore fra l’altro del libro “Giallo Klimt” in uscita proprio domani, sabato 28 novembre, con il quotidiano, il gallerista Davide Cammi e il presidente della galleria Ricci Oddi Massimo Ferrari che oggi alle 11 presenterà, con una diretta streaming, il dipinto ritrovato.
“Considero la storia un poliziesco puro sia per il fatto che venga dipinto e poi rifatto come scoprì nel 1996 Claudia Maga sia per le circostanze strane del furto e poi del ritrovamento – spiega Lambri – . Ho voluto raccontare la “Signora” non con un romanzo, ma con uno stile giornalistico e investigativo”.
“Ricci Oddi fu un collezionista con le idee ben chiare – spiega Ferrari – per scelta decise di escludere dalla sua collezione il futurismo e le avanguardie e di privilegiare ad esempio i pittori italiani. L’acquisto del quadro di Klimt risulta un eccezione al criterio “regionalista””. Di fatto però, spiega Cammi, “l’acquisto viene fatto su consiglio di Arata: Ricci Oddi tiene il quadro nella sua sala da biliardo, probabilmente fa un acquisto “di pancia”, compera la “Signora” come una scoperta”.
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