Il “Manager dell’anno” consegnato alla figlia del compianto Cesare Betti
17 Dicembre 2020 15:14
“Questo riconoscimento mi rende una figlia orgogliosa. Mio padre aveva innegabili competenze, ma anche doti umane che lo rendevano davvero unico e che lo hanno aiutato nel suo percorso professionale e nella vita. Era un comunicatore innato e aveva la capacità straordinaria di instaurare rapporti speciali con le persone, attraverso la sua empatia”. Sono le parole con cui Chiara Betti ha ricordato il papà Cesare, ex direttore di Confindustria, scomparso a marzo a causa del Covid, a soli 71 anni. Federmanager, quest’anno, ha deciso di dedicare il premio “Manager dell’anno” proprio a Cesare Betti, compianto direttore dell’associazione industriali di Piacenza dal 2002 fino al 14 marzo scorso, quando il suo nome si è purtroppo aggiunto al lunghissimo elenco di vittime piacentine del virus.
Michele Vitiello presidente di Federmanager di Piacenza, spiega così la scelta: “In questi momenti Cesare ci manca come figura, ma con il suo insegnamento dobbiamo andare avanti. Abbiamo pensato a lui perché incarnava i valori che sono proprio della nostra associazione”. Oggi il direttore di Confindustria Piacenza è Luca Groppi: “Ho visto tutti i giorni Betti per 25 anni, più di metà della mia vita: era molto presente, arrivava in ufficio alle 6 e 30 ed era sempre l’ultimo ad andare via. È stato per me un riferimento costante e oggi custodisco i suoi preziosi insegnamenti”.
Il sindaco Patrizia Barbieri ha speso parole di grande stima e affetto per Betti: “Era sempre aperto e aveva una visione strategica rivolta al domani – ha detto il primo cittadino – bastava guardarlo negli occhi perchè era un uomo schietto, diretto e soprattutto molto corretto, oltre ad essere innamorato del sistema Piacenza. Cesare aveva un innato umorismo che serviva ad alleggerire anche le situazioni non facili. Questo premio è un riconoscimento prezioso e altamente significativo e ci invita a guardare avanti nel solco dei suoi insegnamenti. Il Prefetto Daniela Lupo ha espresso vicinanza alla famiglia.
Il riconoscimento è stato consegnato nelle mani di Chiara Betti questa mattina, 17 dicembre, nella sede di Confindustria Piacenza. Alla cerimonia hanno preso parte i presidenti dell’associazione che hanno lavorato con Cesare Betti, a partire da Giuseppe Parenti. Fu proprio lui a volere Betti al suo fianco: “Cesare era un direttore eccezionale, la prima parola che diceva era sempre sì, ancora prima di capire che cosa gli stessi chiedendo e poi si metteva subito al lavoro per realizzare i progetti”. Emilio Bolzoni racconta: “In quattro anni trascorsi insieme si era creato un rapporto di affetto molto solido. Era un uomo che raccoglieva le sfide, era molto bello inventare progetti e costruirli insieme”. Sergio Giglio aggiunge: “Riusciva sempre a portarti dove Confindustria aveva più interesse. Ha dato a tutti noi imprenditori qualcosa in più, un valore aggiunto perché sapeva tutto delle nostre imprese”. Alberto Rota, ultimo presidente con cui Betti ha lavorato: “Cesare ci ha guidato pur sapendo che ogni presidente nuovo ha programmi suoi, ma lui, con sensibilità rara riusciva a condurti verso i percorsi più consoni. Viveva questa associazione come se fosse un padre di famiglia”. Anche Massimo Toscani, presidente della Fondazione di Piacenza e Vigevano lo ricorda così: “Cesare aveva due doti essenziali: affidabilità e competenza. Era estremamente determinato e portava a termine i progetti. Aveva spirito americano, il suo motto era: tutti uniti dietro alla bandiera”.
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