Besurica, la biblioteca ha un nuovo look. Fuori c’è il “carpino della speranza”
19 Dicembre 2020 16:41
Inaugurata la “nuova” biblioteca della Besurica, alle porte di Piacenza. L’amministrazione comunale ha infatti presentato la riqualificazione degli spazi interni, nella sede distaccata della Passerini-Landi in via Perfetti. Dopo la cessione di una stanza confinante all’ambulatorio della Misericordia, era emersa la necessità di ottimizzare l’organizzazione dei locali. E così è stato fatto. Il taglio del nastro è avvenuto con gli assessori Jonathan Papamarenghi e Luca Zandonella, insieme a lettori e residenti del quartiere.
L’INTERVENTO DEI VOLONTARI – Dal gruppo dei volontari della biblioteca arriva però l’appello a mantenere alta l’attenzione sull’esigenza di spazi ben strutturati non solo per le attività culturali, ma anche per i momenti sociali e aggregativi. Ecco l’intervento di Anna Leonida dell’associazione Nuovi Viaggiatori: “Riapre una realtà diventata da qualche anno centrale nella vita di molti, poiché permette di trovare alcune dimensioni fondamentali per il benessere individuale e sociale: cultura, socialità e partecipazione. Durante il lockdown, infatti, anche se chiusa, era presente nell’immaginario di molti di noi che hanno continuato a rimanere in contatto, sia pure virtualmente, attraverso il gruppo di lettura “Besurica, il giardino delle parole” e, poi, quando la normativa lo ha consentito con attività all’aperto. Tre stanze che rappresentano un bene comune preziosissimo. Investire su una biblioteca è segno di lungimiranza, perché sempre più essa è luogo simbolo non solo di cultura, ma anche di socialità, antidoto rispetto all’ignoranza e alla solitudine urbana. Speriamo che i nuovi spazi siano idonei a riprendere gli incontri: gruppo di lettura, laboratori, presentazioni – aggiunge Leonida – perché si tratta di uno dei pochi luoghi pubblici del quartiere. Grazie all’abbraccio di tanti cittadini e associazioni, e grazie alla recente decisione del Comune, il vecchio e provvisorio punto prestiti è diventato finalmente una biblioteca stabile a tutti gli effetti. Ora i volontari auspicano l’ampliamento degli orari di apertura e dei servizi, nonché la prosecuzione della feconda collaborazione con la società civile. Solo insieme possiamo affrontare le sfide di oggi e domani”.
All’esterno della biblioteca, i volontari hanno posizionato un “albero della speranza”, in particolare un carpino che verrà poi piantato nel giardino pubblico a pochi metri di distanza. I rami sono addobbati con i bigliettini scritti – tra gli altri – dagli anziani del centro diurno e dagli alunni della scuola materna.
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