Da Lubich a Lobosco, la fiction Rai è delle donne

01 Gennaio 2021 14:33

(ANSA) – ROMA, 01 GEN – Se tocca a Chiara Lubich, fondatrice del Movimento dei Focolari, nell’interpretazione dolce e determinata di Cristiana Capotondi, aprire il 3 gennaio su Rai1 il 2021 di Rai Fiction, sono tante le figure femminili, reali o ispirate a storie bestseller, che faranno compagnia al pubblico di Viale Mazzini, in una stagione che vedrà anche grandi ritorni, da Montalbano e Schiavone, e novità molto attese come Leonardo. Dai romanzi di Gabriella Genisi ecco ‘Lolita Lobosco’: Luisa Ranieri è il vicequestore a capo del commissariato di polizia a Bari, in un mondo ostinatamente governato dai maschi. Nel cuore di Napoli, il Rione Sanità, porta la sua carica di empatia e di entusiasmo nel consultorio dove lavora come assistente sociale ‘Mina Settembre’, alias Serena Rossi nella serie tratta dai romanzi di Maurizio De Giovanni. Vittoria Puccini è invece protagonista dell’action-thriller ‘La fuggitiva’ che racconta un’eroina in fuga per difendersi dall’accusa di avere ucciso il marito e dalle ombre del passato. A Carolina Crescentini, nella fiction ‘La bambina che non voleva cantare’, il compito di ripercorrere l’infanzia e gli esordi di Nada. Il 2021 vedrà anche il ritorno dei protagonisti più amati, su tutti il ‘Commissario Montalbano’, nato dalla penna di Andrea Camilleri e interpretato da Luca Zingaretti, con ‘Il metodo Catalanotti’. Attesa anche la seconda stagione della ‘Compagnia del cigno’ con Anna Valle e i sette giovani musicisti guidati da Alessio Boni alle prese con le sfide della maturità. E su Rai2 tornano le indagini dello scorretto e indisciplinato vicequestore Rocco Schiavone, alias Marco Giallini, dai romanzi di Antonio Manzini. Tra i nuovi protagonisti spicca ‘Leonardo’, mega coproduzione internazionale con Aidan Turner, Matilda De Angelis e Freddie Highmore. Arriva anche ‘Il commissario Ricciardi’, l’ombroso detective dall’inconfessabile segreto che indaga nella Napoli anni ’30, ancora da de Giovanni e interpretato da Lino Guanciale. (ANSA).

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