WandaVision, quando la sitcom sposa universo Marvel
10 Gennaio 2021 21:43
(ANSA) – ROMA, 10 GEN – “WANDAVISION è una lettera d’amore per l’età d’oro della televisione. Un omaggio a tutte quelle serie incredibili del passato e alle persone che sono venute prima di noi, ma è anche un tentativo di aprire un nuovo territorio”: parola della sceneggiatrice Jac Schaeffer. Non c’è sintesi migliore per definire WandaVision, la prima serie originale targata Marvel Studios che arriverà su Disney+ dal 15 gennaio e di cui sono stati proposti in anticipo tre episodi. WandaVision si colloca infatti in perfetto equilibrio tra sitcom anni Sessanta, piena di donne appena uscite dal parrucchiere e tostapane vintage, molto curvy, e l’universo Marvel Cinematic da cui derivano appunto Wanda Maximoff (Elizabeth Olsen) e Vision (Paul Bettany), due individui dotati di super poteri che sembrano del tutto stonati nel condurre vite idealizzate, cercando di ambientarsi con gli altrettanto azzimati vicini nel perfetto quartiere residenziale dove vivono. Ma qualcosa che forse viene dal futuro o dal passato mostra lentamente che intorno a loro c’è qualcosa di molto lontano e diverso dal paradiso in cui vivono. Il fatto è che Vision, nato dall’unione tra la Gemma della Mente e il fulmine di Thor, è un particolare essere umano che ha organi sintetici e una gemma incastonata in fronte che gli permette di non mangiare e bere e di emettere raggi dai suoi occhi, mentre Wanda Maximoff è una strega a tutti gli effetti che riesce a controllare la mente delle persone e ad essere una perfetta donna di casa, orchestrando vettovaglie e cucina al comando della sua mente. La serie in nove episodi, girata come una vera sitcom con tanto di pubblico, è diretta da Matt Shakman e scritta Jac Schaeffer. (ANSA).
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