“Negozi chiusi e meno rifiuti, perché a Piacenza la Tari non diminuisce?”
11 Gennaio 2021 19:04
“Com’è possibile che dopo i mesi del Covid, con l’inevitabile diminuzione della spazzatura prodotta nel periodo di stop alle attività commerciali, a Piacenza la Tari non diminuisca?”. È la critica sollevata da Massimo Trespidi (Liberi), durante il consiglio comunale di oggi, nei confronti di quello che definisce il “sistema-Iren”. All’ordine del giorno, il piano finanziario dei rifiuti per l’anno 2020: un documento che, in buona sostanza, prevede un aumento del costo di raccolta e smaltimento dell’immondizia a carico del Comune di Piacenza, pari a circa 235mila euro nel triennio. “Non ha senso questa ulteriore spesa per l’ente pubblico – incalza Antonio Levoni (Liberali) – in un momento storico segnato dalla crisi da Coronavirus”.
“Nel 2020, Iren dichiara di aver sostenuto più costi per la disinfezione delle strade e la raccolta indifferenziata – spiega l’assessore al bilancio Paolo Passoni – arrivando così a compensare il risparmio per la riduzione dei rifiuti. Ciò che conta – sottolinea l’esponente della Giunta Barbieri – è che la maggiore spesa per il Comune non inciderà sulle tariffe a carico dei cittadini”.
Secondo Lorella Cappucciati (Lega) “l’amministrazione comunale ha lavorato bene, portando la quota della raccolta differenziata al 70 per cento, grazie all’ottima risposta dei cittadini”.
MOROSITÀ – Ammonta a un milione e 800mila euro – questa la stima – la morosità relativa alla tassa sui rifiuti a Piacenza. Da qui la richiesta del consigliere Andrea Pugni (M5s) di “potenziare l’ufficio che si occupa dei controlli sul corretto pagamento della Tari, per individuare gli evasori totali e i cittadini che dichiarano una superficie dell’immobile inferiore a quella reale”.
“E la morosità della Tari è destinata a crescere – analizza Giulia Piroli (Pd) – in seguito alla crisi economica da Covid che ha colpito tante famiglie”.
“Anch’io – interviene l’assessore Passoni – sono preoccupato dagli effetti della pandemia sul pagamento della Tari e delle altre imposte. Ma – aggiunge in replica a Pugni – il Comune ha potenziato il servizio di contrasto alla morosità, a fronte di un’evasione spesso fisiologica”.
CONDANNE AL COMUNE – Un applauso bipartisan all’avvocatura del Comune di Piacenza: nella seduta di oggi, alcuni esponenti di maggioranza e opposizione – Christian Fiazza (Pd) e Sergio Pecorara (gruppo misto) – hanno riconosciuto l’importante attività dei legali di palazzo Mercanti, che – in base a quanto riferito dal vicesindaco Elena Baio – hanno chiuso il 2020 con 62 sentenze a favore, l’82 per cento sul totale di 75. “Si tratta di dati positivi – rimarca Fiazza – a riconferma della professionalità dell’avvocatura comunale istituita nel 1998 dalla giunta Guidotti”. Ma nel frattempo il consiglio comunale ha dovuto dare il via libera a un debito fuori bilancio di 4.437 euro per quattro condanne che prevedono il rimborso delle spese legali.
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