Covid, i farmacisti di Piacenza: “Pronti a vaccinare, definire un protocollo”
23 Gennaio 2021 00:05
Dopo i test sierologici e i tamponi rapidi, adesso i farmacisti piacentini comunicano la loro disponibilità per un altro importante supporto nella lotta contro il Coronavirus: le vaccinazioni. È Roberto Laneri, presidente provinciale di Federfarma, ad avanzare la proposta: “I professionisti della nostra categoria sono disposti a somministrare le dosi anti-Covid in loco, sotto la supervisione di un medico. Si attende solo un protocollo operativo con le istituzioni. Attraverso le farmacie, oltre un centinaio nel nostro territorio, si riuscirebbe infatti a garantire un’attività di immunizzazione diffusa e capillare”.
Del resto molte farmacie – punti di riferimento per la gente – dispongono già di ambulatori interni e spazi idonei. In questo modo, l’obiettivo di Federfarma sarebbe quello di ridurre i tempi d’attesa e utilizzare tutte le risorse disponibili verso l’auspicata immunità di gregge. “Secondo una circolare emanata il 31 dicembre – spiega Laneri – è consentita la somministrazione dei vaccini contro il Coronavirus nelle farmacie del territorio. Il punto, ora, è attivarsi in maniera concreta. In Piemonte, Federfarma ha già stipulato un accordo operativo. L’ipotesi è quella di occuparsi della gestione logistica delle dosi, ovvero dello stoccaggio, della distribuzione e della consegna su prenotazione ai medici di famiglia, oppure della somministrazione diretta in sinergia con un medico, prevedendo un compenso ai farmacisti pari a 6,50 euro per ogni iniezione. Fondamentale sarà l’introduzione delle fiale di Astrazeneca, conservabili nei normali frigoriferi. Le farmacie di Piacenza sono disponibili”.
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