Johnson in Scozia verso secessione,meglio uniti contro Covid

28 Gennaio 2021 12:39


(ANSA) – LONDRA, 28 GEN – Nella tana del lupo, in una Scozia governata dagli indipendentisti dell’Snp e in maggioranza anti Brexit, per difendere l’integrità del Regno Unito. Ed esaltarne l’unità come arma necessaria per combattere anche la pandemia da Covid – micidiale oltre Manica – con un piano di vaccini di massa che solo nel suo formato attuale il Paese è riuscito ad avviare in anticipo su chiunque altro in Europa. E’ il messaggio con cui il premier Tory è arrivato oggi nella nazione britannica del nord, nell’ambito di una missione non risparmiata da polemiche. L’agenda di giornata prevede fra l’altro una tappa a un nuovo mega centro vaccinale ad hoc approntato in territorio scozzese, fra gli oltre 30 inaugurati in poche settimane in tutto il Regno per affiancare ospedali, ambulatori e grandi farmacie nello sforzo in atto sulle vaccinazioni. La visita – a pochi mesi dalla tornata di elezioni amministrative di maggio che coinvolgeranno la stessa Scozia, e sullo sfondo della sfida lanciata dall’Snp per cercare di rafforzare la sua maggioranza a Edimburgo e provare poi a forzare la mano sulla pretesa di un secondo referendum sulla secessione dopo quello perduto nel 2014 – non ha mancato di sollevare critiche. In particolare da parte da Nicola Sturgeon, first minister scozzese e leader dell’Snp, che si è detta “non entusiasta” della scelta di tempo di Johnson e ha messo in dubbio che il viaggio possa essere considerato “essenziale”, quindi esentato dalle restrizioni del lockdown. Secca tuttavia la replica di Downing Street, secondo cui il primo ministro del Regno ha il diritto e il dovere “di essere visibile” nelle diverse aree del Paese in una fase di emergenza nazionale. Giustificazione rispetto alla quale pure il leader dell’opposizoone laburista a Londra, Keir Starmer, ha fatto sapere, “per una volta”, di dover dare ragione a BoJo. (ANSA).

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