Cento ore di pulizia sulla Via degli Abati per la gara con tamponi: “Sarà anti-Covid”

05 Marzo 2021 00:13

Vogliono bene alla Francigena di montagna, la Via degli Abati. E se vuoi bene a qualcuno ne hai cura, a costo di metterti all’alba lo zaino in spalla, i guanti pesanti sulle mani, le cesoie in tasca, la marassa a portata di sicurezza, e giù a tagliare da giorni i rami caduti sotto il peso delle ultime nevicate, e poi i rovi secchi con le spine, per riaprire quella strada un tempo percorsa dai monaci per far visita al Papa, scoperta dallo studioso Giovanni Magistretti e ora custodita da questi abati laici e in scarpe da trekking, volontari guidati dal presidente Elio Piccoli. “Fino ad ora siamo riusciti a fare cento ore di lavoro, per ripulire la Via degli Abati e renderla più sicura, appena gli escursionisti potranno tornare – spiega Piccoli – stiamo pulendo i sentieri, li tracciamo, li sistemiamo. La situazione onestamente ora è disastrosa, ma ce la faremo”

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