Accusati di aver sottratto 31 milioni dalla Safwood: la difesa chiede l’assoluzione

17 Marzo 2021 00:09

“Devono essere tutti assolti. Safwood non aveva una situazione di insolvenza: fino all’ottobre del 2010 la società pagava tutti”.

E’ un passaggio dell’arringa dell’avvocato Gabriele Minniti, difensore del consigliere delegato della Safwood e del consigliere della società con sede a Montale. Per l’intera mattinata di ieri, 16 marzo, in tribunale l’avvocato ha provato a smontare la requisitoria del pm Antonio Colonna, che in una precedente udienza per i due imputati aveva chiesto nove anni.

Al momento, dei nove capi d’imputazione per i fatti che hanno portato al fallimento della Safwood ne è rimasto in piedi uno: bancarotta fraudolenta. Per gli altri c’è stata la prescrizione. Resta in piedi il castello accusatorio di aver sottratto 31 milioni di euro dalle casse della società. Accusa che è stata respinta dalla difesa. La Safwood, società piacentina quotata alla borsa di Parigi e specializzata nel commercio di legnami, era stata dichiarata fallita dal tribunale di Piacenza il 25 febbraio del 2011. Il processo per le repliche è stato rinviato al prossimo 30 marzo.

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