Covid, a Piacenza 240 tamponi rapidi al giorno in farmacia: 548 trovati positivi
27 Marzo 2021 12:15
Oltre 240 tamponi rapidi al giorno, ovvero 21.922 in tre mesi, di cui 548 – il 2,5% – con esito positivo. E’ il bilancio dei test da Covid eseguiti nelle farmacie di Piacenza e provincia – circa un centinaio quelle convenzionate – dal 21 dicembre al 21 marzo di quest’anno, nell’ambito della campagna per il contenimento della pandemia, prima destinata gratuitamente alla popolazione scolastica, ai loro familiari e al personale dell’istruzione, e poi estesa a tutta la popolazione al prezzo calmierato di 15 euro. Nel panorama emiliano-romagnolo, però, Piacenza è ultima per quanto riguarda il dato di tamponi rapidi eseguiti rapportato alla popolazione: in media, a livello locale, hanno effettuato l’esame nelle farmacie sette cittadini ogni 100 assistiti dall’Ausl, al di sotto della media regionale di 12.
“Un’adesione così importante a questa attività di screening, la prima del genere in Italia, ha dato un contributo significativo al contrasto del virus – dichiara l’assessore regionale alla sanità Raffaele Donini – permettendo di circoscrivere e isolare migliaia di positivi asintomatici che avrebbero altrimenti potuto infettare tantissime altre persone. Trovo davvero significativo che, in poco più di un mese e mezzo, oltre 100mila emiliano-romagnoli abbiano effettuato il test a pagamento, per quanto a un prezzo contenuto, per garantire la sicurezza propria e di conseguenza anche della comunità”.
IN REGIONE – In Emilia-Romagna, dal 21 dicembre al 21 marzo, i tamponi rapidi effettuati su base volontaria hanno superato la quota di mezzo milione, 531.318 per l’esattezza, di cui il 3% (16.092) con referto positivo. Dalle successive verifiche con tampone molecolare di cui è già noto il risultato, sono stati 12.197 i positivi confermati, vale a dire il 2,3% sul totale dei test rapidi eseguiti. Ad aderire all’esame sono state in prevalenza donne (54% dei casi). Il 72% di chi partecipato alla campagna di screening, inizialmente pensata per la popolazione scolastica, i loro familiari e il personale dell’istruzione, ha più di 24 anni; la seconda fascia di età più rappresentata è stata quella 14-18 (9%), poi la 19-23 (8%), a seguire quelle 6-10 e 11-13 (entrambe al 5%) e infine quella 3-5 anni (1%, per un totale di 7.142 tamponi) e la 0-2 anni (1.826 test complessivamente). Oltre al 22,2% di tamponi utilizzati da chi ha scelto a proprie spese di testarsi, i rimanenti sono stati eseguiti, sempre in auto-somministrazione dagli studenti (27,3% del totale, pari a 145.053), loro familiari, inclusi i nonni non conviventi (203.851, il 38,4%), personale scolastico (51.926, 9,8%), e via via alle altre categorie che potevano accedere gratuitamente all’auto-somministrazione: i farmacisti convenzionati (2.059, lo 0,4% del totale), le persone con disabilità (2.410, 0,5%), i loro conviventi (2.724, 0,5%), i caregiver familiari (1.050, 0,2%), gli educatori, allenatori e istruttori (3.222, 0,6%) e i volontari del Terzo settore (1.264, 0,2%).
TUTTI I TERRITORI – In termini assoluti, il territorio con più tamponi rapidi effettuati è stato quello di Bologna (168.657 test, di cui il 2,6% positivi), seguito dalla Romagna (122.350, 3,3% di positività), poi Modena (75.572, 3,8%), Reggio Emilia (43.007, 3,1%), Parma (42.139, 2,8%), Ferrara (38.589, 3,1%), Piacenza (21.922, 2,5%) e infine Imola (19.082, 2,9%). Per quanto riguarda invece il dato rapportato alla popolazione, in media in regione hanno effettuato il tampone 12 cittadini ogni 100 assistiti dalle Ausl: l’azienda sanitaria con la frequenza più alta è stata quella di Bologna (16 ogni 100 assistiti), seguita da Imola (14), Modena (11), Romagna (11), Ferrara (10), Parma (9), Reggio Emilia (8) e Piacenza (7).
MODALITÀ – La campagna prosegue in tutta l’Emilia-Romagna. Per effettuare il test occorre prendere appuntamento con il farmacista, consultando l’elenco degli aderenti sul sito della Regione. Non è necessaria la ricetta medica.
Il farmacista avrà cura, in fase di prenotazione, di informare il cittadino che l’attività verrà eseguita in autotest. In caso di minori, un genitore o tutore deve dare il proprio consenso ed essere presente, per eseguire lui stesso il test al minore. L’attività sarà sempre svolta nel rispetto di tutte le misure di sicurezza, dall’uso obbligatorio e corretto della mascherina, che sarà abbassata solo nel momento del campionamento e poi riposizionata correttamente, all’igienizzazione delle mani, dal controllo della temperatura corporea al distanziamento.
Proprio perché si tratta di uno screening rivolto unicamente a persone prive di sintomi, per la sicurezza di cittadini e farmacisti non si può effettuare il test se negli ultimi 10 giorni si sono avuti contatti stretti con persone affette da Covid-19, se si ha febbre superiore a 37,5° C o sintomatologia respiratoria. Per i cittadini che si trovano in queste condizioni sono infatti attivi altri percorsi.
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