“Io apro” ristoranti, bar e palestre: anche tre piacentini alla protesta a Roma
12 Aprile 2021 18:02
Alla manifestazione di “Io apro” che si è tenuta a Roma questo pomeriggio, 12 aprile, insieme a ristoratori, partite Iva, baristi ed esercenti commerciali provenienti da ogni angolo d’Italia, c’erano anche tre piacentini.
I fratelli Daniele e Davide Bavagnoli (titolari della palestra Acrobatic e nel ramo della ristorazione) assieme al barista Ezio D’Aquila al grido di “La paura di morire non ci sta facendo vivere” hanno cercato di raggiungere Montecitorio per chiedere al più presto la riapertura delle loro attività, messe in ginocchio dalle restrizioni anti-Covid.
“Chiediamo solamente di poter lavorare – hanno spiegato -. Perché non possiamo ripartire in sicurezza come hanno fatto tante altre attività? Molti di noi sono allo stremo delle forze, è una situazione grave e che va avanti ormai da mesi. Una riapertura intelligente, ad alcune categorie, è sempre stata negata: perché? E’ ora di finirla”.
Come raccontato da Daniele Bavagnoli, raggiunto telefonicamente, “il cordone di persone è stato fatto incanalare dalle forze dell’ordine verso piazza San Silvestro, con i quattro varchi presidiati da agenti in tenuta antisommossa. Questo per non farci raggiungere Montecitorio. Non sono mancati attimi di tensione, con tanto di lancio di petardi da parte di alcuni manifestanti e l’arrivo delle camionette con gli idranti. Diverse persone che volevano partecipare e pronte a entrare in città con i pullman, sono state bloccate e non hanno potuto raggiungere la capitale”.
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