“Gratitudine per la sanità piacentina”, coniugi donano attrezzature a Geriatria
24 Aprile 2021 05:30
Importante donazione per la Geriatria dell’ospedale di Piacenza. Una famiglia piacentina ha deciso di fornire al reparto due strumenti utili per la gestione dei degenti: un sollevatore con bilancia incorporata e un ecografo portatile. Il donatore e la moglie hanno preferito rimanere anonimi ma il momento della consegna delle apparecchiature è stato denso di commozione. L’uomo, infatti, ha raccontato ai sanitari presenti la difficile esperienza della malattia vissuta l’anno scorso. Il 7 marzo 2020 è stato ricoverato per covid all’ospedale di Piacenza: le sue condizioni sono apparse subito gravi e, per dargli una chance, i professionisti del Guglielmo da Saliceto lo hanno inviato in Terapia intensiva a Ferrara. Il decorso è stato lungo e faticoso e – come spiegato dalla moglie – si è concluso solo a maggio. “Abbiamo potuto riabbracciarlo dopo oltre due mesi”. Ancora provati, visibilmente commossi, i due coniugi hanno voluto esprimere con questa donazione il loro sentito “grazie” a tutta la sanità, piacentina ed emiliano-romagnola.
“Nella vostra testimonianza diretta, così forte e intensa – ha detto il direttore sanitario Guido Pedrazzini – ritroviamo le difficoltà che sappiamo hanno accomunato tante famiglie. Per questo la vostra donazione assume per noi un valore ancora maggiore e non possiamo che ringraziarvi per la concretezza con cui avete voluto lasciare traccia della dolorosa esperienza vissuta”.
Alla donazione erano presenti, oltre il direttore sanitario, il direttore del dipartimento di Medicina Carlo Cagnoni, il direttore di Geriatria Lucio Luchetti, la coordinatrice Monica Merli e diversi medici e infermieri del reparto. Gli strumenti donati saranno infatti particolarmente funzionali per l’attività quotidiana dei sanitari.
Il sollevatore con bilancia incorporata permetterà al personale di avere a disposizione uno dispositivo efficace e pratico per rilevare il peso corporeo dei pazienti, che sono per la maggior parte immobilizzati a letto. Il monitoraggio di tale parametro durante il ricovero ospedaliero è importante per una valutazione complessiva dello stato di salute della persona.
L’ecografo portatile sarà invece utilizzato come guida per le procedure di posizione di cateteri venosi periferici.
“Stiamo portando avanti – ha spiegato il primario – un progetto per renderci autonomi in questo ambito. Il personale assistenziale si sta formando su questa tecnica, in stretta collaborazione con il Picc team del reparto di Oncologia. L’inserimento dei cateteri permette, per esempio, di eseguire prelievi giornalieri in persone con scarso patrimonio venoso e garantisce l’infusione di lunghe terapie.
“Siamo grati ai nostri donatori – ha concluso Luchetti – per la sensibilità dimostrata e al dottor Guido Gobbi che ne ha favorito la realizzazione. La circostanza non può che renderci orgogliosi e spronarci a continuare a fare sempre meglio il nostro lavoro quotidiano”.
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