Tumori seno, 50 diagnosi “perse” a causa del Covid. Si punta a 30mila esami
01 Maggio 2021 05:30
Sono una cinquantina i tumori “asintomatici” al seno che il Covid non ha permesso di scoprire nel 2020 a Piacenza, con le attività di screening di prevenzione ridotte drasticamente nei mesi clou della pandemia, da marzo a maggio. Se nel 2019, presso il Centro Salute Donna di Piacenza, struttura di eccellenza riconosciuta a livello nazionale, gli operatori avevano diagnosticato 430 tumori alla mammella, nel 2020 il numero si è fermato a 380. Cinquanta casi che, tradizionalmente sarebbero stati individuati con il sistema di prevenzione oncologica, si sono invece persi per strada. Drastico anche il crollo degli esami, passati da 22mila nel 2019 a 13mila nell’anno della pandemia. A livello nazionale la situazione è ancora più grave. L’associazione italiana di oncologia medica ha lanciato l’allarme: “Nei primi cinque mesi del 2020, sarebbero stati eseguiti circa 1,4 milioni esami di screening in meno rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente”. Un ritardo che si traduce in una netta diminuzione di nuove diagnosi.
L’Ausl di Piacenza però ha messo sul piatto un ingente investimento per recuperare l’attività, come spiega Stefania Calza, responsabile del Centro Salute Donna di piazzale Torino: “Nei primi quattro mesi di quest’anno abbiamo già effettuato 9mila esami, di cui 3mila mammografie cliniche e, grazie all’impegno dell’azienda sanitaria, contiamo di arrivare a 30mila indagini”. Le urgenze sono sempre garantite: “Nel caso di necessità, con la prescrizione del medico, gli esami vengono effettuati entro sette giorni dalla richiesta – spiega Calza”.
Dante Palli direttore della chirurgia senologica e della Breast Unit aggiunge: “L’attività del centro è a pieno regime, e anche quella chirurgica sta andando di pari passo, senza alcun ritardo. Gli interventi vengono effettuati regolarmente, entro 30 giorni dalla diagnosi. Noi facciamo di tutto per accorciare questi tempi”. La pandemia ha portato con sé uno stop alle mammografie di screening da marzo a maggio 2020 con una riduzione delle diagnosi: “Noi puntiamo a scoprire il più precocemente possibile i tumori asintomatici o i piccoli tumori di cui la donna non si accorge e che sono quelli che noi vogliamo diagnosticare in tempo. Palli si appella alle donne piacentine: “Rispondete sempre più numerose alla chiamata dello screening per garantirvi migliori possibilità di guarigione”.
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