CRV – Audizioni per approfondire fenomeno ecomafie e crimini legati alla gestione rifiuti
18 Maggio 2021 15:04
La Quarta commissione consiliare permanente, attiva in materia di legalità, presieduta da Andrea Zanoni (Partito democratico), vicepresidente Roberto Bet (Zaia Presidente), ha iniziato oggi un percorso di approfondimento sul fenomeno delle ecomafie e dei crimini legati al ciclo dei rifiuti, in linea con quanto deliberato in precedenti sedute.
Sono stati auditi e hanno fornito il proprio contributo: il dott. Siro Martin, Presidente Sezione regionale del Veneto Albo Nazionale Gestori Ambientali, e il dott. Marco Casadei, Segretario della Sezione regionale; l’ing. Loris Tomiato, Direttore Area Tecnica e Gestionale di ARPAV, e il dott. Marco Ostoich, Dirigente U.O. Economia Circolare e Ciclo dei rifiuti dell’Azienda regionale per la prevenzione e la protezione ambientale del Veneto.
Innanzitutto un inquadramento normativo. La Direttiva del Parlamento europeo e del Consiglio del 19 novembre 2008 ha confermato l’obbligo di registrazione all’Albo nazionale dei gestori ambientali, già previsto da precedenti disposizioni, per determinate categorie di soggetti attivi nella gestione dei rifiuti. A livello nazionale, il Testo Unico Ambiente (Decreto legislativo n. 152/2006) ha previsto l’obbligo di iscrizione all’Albo nazionale degli enti e delle imprese che svolgono attività di raccolta, trasporto, commercio e intermediazione dei rifiuti, nonché delle imprese che effettuano attività di bonifica dei siti e dei beni contenenti amianto.
L’Albo nazionale, costituito presso il Ministero della Transizione ecologica, è articolato in un Comitato nazionale, con sede presso il Ministero stesso, con compiti prettamente deliberativi, e in Sezioni regionali e provinciali, istituite presso le Camere di Commercio dei capoluoghi di regione e delle Province autonome di Trento e Bolzano, composte di un presidente e di tre esperti. Tra le principali attribuzioni delle Sezioni regionali: l’istruzione delle istanze e l’adozione di provvedimenti di sospensione, revoca, decadenza e annullamento di iscrizione all’Albo; attività informative e formative per i soggetti iscritti all’Albo; verifica della sussistenza dei requisiti per la permanenza all’albo.
L’Albo nazionale rappresenta un importante strumento di qualificazione delle imprese, le quali devono dimostrare di essere in possesso di requisiti rigorosi, di natura morale e di onorabilità, che inibiscono l’iscrizione alle imprese i cui legali rappresentanti abbiano riportato condanne passate in giudicato. Inoltre, l’Albo ha promosso la razionalizzazione e lo snellimento delle procedure autorizzative in materia di trasporto dei rifiuti. Tra i maggiori risultati conseguiti, la pubblicazione online dell’elenco nazionale delle imprese iscritte. Si vuole favorire e supportare tutte quelle imprese che lavorano bene, mentre vengono attenzionati i soggetti che si avvicinano o oltrepassano il limite dell’illegalità. Importante è lo scambio e la condivisione di dati in tempo reale.
Il D.lgs n. 152/2006, inoltre, ha individuato nell’Albo l’organismo che fornisce al Ministero il supporto tecnico operativo per la realizzazione del nuovo sistema di tracciabilità dei rifiuti e per la gestione del Registro Elettronico nazionale.
La Sezione regionale del Veneto ha una media annuale di 9 mila provvedimenti autorizzativi rilasciati. Ad oggi, risultano iscritte nella Sezione regionale del Veneto circa 14.600 imprese impegnate nella gestione dei rifiuti: 10.060 iscritte per il trasporto dei propri rifiuti; 2750 per la raccolta e il trasporto professionale; 630 per il commercio e l’intermediazione; 800 per la gestione semplificata dei RAEE; 119 per la bonifica dei siti; 284 per la bonifica dell’amianto.
I mezzi di trasporto iscritti e autorizzati dalla Sezione del Veneto sono 55.619, di cui 26.226 sono iscritti nelle posizioni dei trasportatori professionali di rifiuti urbani, speciali pericolosi e/o non pericolosi.
Presso l’ente camerale è stato costituito l’Ufficio Unico Ambiente delle Camere di Commercio del Veneto, un unicum a livello nazionale per dare vita a sinergie tra funzioni amministrative e di sostegno alle imprese nel diffondere la conoscenza del rispetto delle regole ambientali. Inoltre, l’ente camerale ha costituito l’Ufficio Legalità per la sottoscrizione di appositi Protocolli di legalità. La Sezione regionale ha sottoscritto nel tempo diversi Protocolli con altri enti e istituzioni, per scambiare dati e informazioni necessari per contrastare l’illegalità, condividendo percorsi formativi volti a elevare il livello qualitativo delle imprese iscritte. Vengono promosse iniziative mirate ad aumentare la cultura ambientale degli operatori attivi nella gestione dei rifiuti.
Ricordiamo che la Sezione regionale del Veneto ha ideato e realizzato un software, denominato ‘Fruibilità Dati Albo’, esclusivamente dedicato alla Pubblica Amministrazione e agli Organi di controllo, che consente di interrogare puntualmente i dati degli iscritti e di acquisire in tempo reale le informazioni relative al trasporto dei rifiuti. Il sistema riesce a verificare quanto autorizzato dalle Sezioni ad una certa data.
Nella seconda parte delle audizioni, i rappresentanti di Arpav hanno fatto un focus sul ruolo dell’Agenzia regionale per la prevenzione e la protezione ambientale, impegnata nel controllo dell’impatto ambientale di una determinata attività. Arpav individua in particolare eventuali inquinamenti o pericoli di inquinamento. L’Agenzia svolge un controllo documentale, tecnico e analitico, in posizione di terzietà. Vigila sulla gestione dei rifiuti, attraverso un controllo degli impianti titolari di autorizzazioni ambientali. Vengono soprattutto monitorate le emissioni in atmosfera. L’Agenzia offre un supporto tecnico alle forze di polizia locale, impegnate nell’attività investigativa, in particolare di delitti ambientali. Arpav svolge anche un’attività di controllo straordinaria per la prevenzione degli incendi. L’attività di controllo dell’Agenzia verrà ora supportata da un piano per nuove assunzioni di personale.
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