Scuola estiva: dalla botanica al nuoto. Famiglie: “Perché quasi nulla ad agosto?”
21 Maggio 2021 05:00
Dalla botanica al nuoto, dallo sport all’integrazione degli stranieri. Sarà così – ma non solo – la scuola estiva per gli alunni di ogni età, promossa dal Ministero dell’istruzione con l’obiettivo di potenziare la didattica e la socialità dopo i lunghi mesi segnati dal Covid. Nel Piacentino i presidi stanno definendo i vari progetti. Tra le idee in campo, la frazione di Mucinasso ospiterà i laboratori del secondo circolo didattico della nostra città: “Nel grande parco della scuola elementare – spiega la preside Giovanna Solari – nei mesi di giugno e luglio, ci saranno laboratori di arti figurative ed espressive, così come di scrittura creativa ed educazione motoria. A settembre invece, nella scuola Alberoni, si cercherà di sostenere i bambini extracomunitari al rientro dai paesi d’origine, con un ciclo di corsi di italiano”.
Grazie al Piano Scuola Estate 2021, il nostro territorio può contare su uno stanziamento di 720mila euro, ripartito nelle scuole di città e provincia per garantire una serie di attività-extra nei tre mesi che normalmente prevedono la sospensione delle lezioni.
Nell’istituto Isii Marconi di via IV Novembre si punterà su laboratori tecnologici e corsi di nuoto: “Si spazierà dalla microbiologia al podcasting, fino alle manutenzioni – chiarisce il dirigente Mauro Monti – oltre a corsi per aiutare i molti studenti stranieri che non sanno nuotare, sperando di prevenire gli eventuali incidenti estivi in Trebbia”. La scuola media Dante vorrebbe proporre lezioni di botanica, restauro e non solo. Il settimo circolo didattico di Piacenza riunirà gli alunni nel cortile dell’istituto Pezzani per “attività motorie volte a ritrovare la socialità perduta”, si augura la preside Domenica Portoghese.
Ma alcune famiglie protestano perché, a detta loro, nonostante l’erogazione di notevoli risorse economiche, pochi istituti nel Piacentino resteranno aperti anche ad agosto, il mese clou dell’estate, “ma solo a giugno, settembre e forse luglio – dice qualcuno – e quindi noi genitori in difficoltà dovremo comunque affidarci ai centri estivi a pagamento”.
IL SERVIZIO DI THOMAS TRENCHI
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