CRV – Riconoscimento speciale alle polizie locali
26 Maggio 2021 18:43
Il Consiglio regionale del Veneto pone le premesse per l’istituzione di due speciali e diversi riconoscimenti, uno per gli operatori delle polizie locali e della Protezione civile e uno rivolto a valorizzare una particolare specializzazione della Scuola di Medicina di Padova,
Su duplice e distinta proposta dei consiglieri Daniele Polato (FdI) e Filippo Rigo (Liga veneta), l’aula di palazzo Ferro Fini ha approvato all’unanimità, con un ‘grazie’ speciale ai corpi di polizia locale, la proposta di attribuire una nuova onorificenza agli ‘uomini e alle donne’ dei vigili urbani e agli operatori della Protezione Civile che si sono distinti per l’impegno nella gestione delle emergenze della pandemia. Nonostante il tema sia stato ampiamente condiviso in modo trasversale, in aula non sono mancati momenti di tensione tra Jonatan Montanariello (Pd), che rivendicava rispetto e attenzione per il proprio intervento, e il presidente di turno dell’assemblea, Nicola Finco, impegnato a garantire l’ordinata prosecuzione del dibattito e il rispetto dei tempi regolamentari.
Sempre in tema di emergenza pandemica il Consiglio ha invece respinto la mozione presentata dai consiglieri Annamaria Bigon e Andrea Zanoni del Pd e Cristina Guarda di Europa Verde che chiedeva rendere obbligatorio l’uso delle mascherine FFP2 in situazioni di elevato rischio di contagio da Sars-Cov-2.
Con un ‘sì’ unanime il Consiglio ha fatto propria la proposta di candidare “Padova a capitale europea delle malattie rare”, presentata da Enoch Soranzo e da altri consiglieri di Fratelli d’Italia, Lega e lista Zaia e sottoscritta anche da Forza Italia. Il documento approvato impegna la Regione a sostenere Comune, Università e Azienda ospedaliera patavina nel sostenere con ogni opportuna iniziativa la candidatura di Padova a centro di riferimento di rango europeo per lo studio e la cura delle ‘malattie rare’. “Con questa proposta – ha spiegato Soranzo (FdI) – diamo seguito al primato già conseguito dai medici della Dipartimento funzionale per le malattie rare diretto dal professor Giorgio Perilongo che coordina il Dipartimento per la donna e il bambino dell’Azienda ospedaliera universitaria padovana, diventato centro di eccellenza per la diagnosi e la cura di migliaia patologie ancora poco conosciute, in gran parte di origine genetica, e ‘orfane’ di farmaci dato il ridotto interesse delle case farmaceutiche a investire in ricerca”.
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