CRV – Contributi per Unioni e gestioni associate di Comuni e per polizie locali
09 Giugno 2021 15:07
L’assetto istituzionale regionale e i processi aggregativi tra gli enti locali del Veneto sono al centro dell’attenzione della commissione Affari istituzionali e bilancio del Consiglio veneto. “La commissione – ha annunciato il presidente Luciano Sandonà (ZP) – intende approfondire in modo scientifico i processi aggregativi in atto tra Comuni, i punti di forza e di debolezza di fusioni, unioni, unione montane, convenzioni o semplici aggregazioni di funzioni tra amministrazioni. D’intesa con l’assessore Francesco Calzavara dedicheremo la prossima seduta di mercoledì 16 giugno alla presentazione dello studio commissionato alla società Polis al fine di monitorare i cambiamenti in atto nella governance locale e l’efficacia degli strumenti applicati sinora per incentivare forme di aggregazione e razionalizzazione nelle amministrazioni periferiche”. “A distanza di nove anni dalle leggi regionali che hanno promosso e incentivato le fusioni e le unioni tra Comuni e la trasformazione delle Comunità montane in Unioni montane – aggiunge la vicepresidente della commissione Vanessa Camani (Pd) – fare il punto sul disegno regionale di riordino amministrativo, sui risultati raggiunti e sull’efficacia delle risorse stanziate è un atto doveroso e necessario, anche alla luce dei criteri di allocazione delle risorse del Piano nazionale di ripresa e resilienza che privilegiano i comuni capoluogo e le città metropolitane”.
Nel frattempo la commissione ha provveduto a dare via libera unanime al bando 2021 per progetti di sicurezza e di videosorveglianza presentati dagli enti locali del Veneto: i contributi regionali, in totale 1.100.000 euro, verranno assegnate a Unioni di comuni, Unioni montane, aggregazioni e Consorzi comunali con almeno 15 mila abitanti, nonché ai comuni capoluogo e alla città metropolitana di Venezia, per investimenti strutturali, tecnologici e organizzativi sui corpi di polizia locale.
Sempre in tema di enti locali, semaforo verde da parte della commissione (con l’astensione del Pd) al bando 2021 che stanzia un milione di euro per sostenere l’avvio, l’ampliamento e il rafforzamento della gestione associata di funzioni fondamentali tra Comuni, sotto forma di Unione, Unione montana o di convenzione. E ha dato via libera anche ai criteri di riparto del fondo statale regionalizzato (1.250.000 euro per il 2021) e dell’ulteriore fondo regionale (che vale 1,5 milioni di euro nel bilancio di quest’anno della Regione) a supporto dell’ordinario funzionamento dell’esercizio associato di funzioni e servizi nelle Unioni di Comuni e Unioni montane già costituite.
La commissione ha poi espresso parere favorevole, con l’astensione dei rappresentanti del Pd, al piano di vendita degli immobili non essenziali all’attività istituzionale della Regione Veneto e dei suoi enti strumentali. La Regione calcola di dismettere e valorizzare 122 beni immobiliari, tra terreni, case cantoniere, caselli ferroviari e compendi vari, per un totale di 93 milioni di attesi incassi. Tra i beni più significativi in elenco, per valore e peso strategico, le Terme di Recoaro, il complesso termale ex Inps di Battaglia Terme, palazzo Gussoni a Venezia (attuale sede del Tar) e palazzo Balbi, sede della Giunta regionale.
In chiusura di seduta la commissione ha dato il proprio ok alla proposta di nominare nuovo direttore generale di Arpav l’ingegner Loris Tomiato di Anguillara. L’ing. Tomiato, già direttore della Direzione regionale Ambiente, è stato in precedenza responsabile delle direzioni provinciali di Venezia, di Treviso e di Padova dell’Agenzia regionale per l’ambiente. Sulla nomina del nuovo dg di Arpav, che dovrà essere ufficializzata dal voto dell’assemblea consiliare, il capogruppo e la vicecapogruppo del Partito Democratico si sono astenuti, auspicando un nuovo corso gestionale e un piano di rilancio complessivo dell’ente per la prevenzione e la protezione ambientale.
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