False fatture: frode da 10 milioni di euro scoperta dalla Finanza. Undici indagati
10 Giugno 2021 14:24
La Guardia di finanza di Piacenza ha sequestrato beni mobili, immobili, quote societarie e disponibilità finanziarie per dieci milioni di euro. L’attività è frutto dell’indagine “Dirty Work”, coordinata dalla procura della Repubblica di Piacenza.
“L’ingente importo della misura cautelare patrimoniale corrisponde al totale
delle imposte evase al Fisco da dieci società – tra “cartiere” e imprese
realmente operanti – attive nel settore dei trasporti tra le Province di Piacenza
e Milano – si legge nella nota della Guardia di finanza”.
L’operazione è nata da una verifica fiscale confronti di una cooperativa piacentina, da cui sono emerse numerose gravi anomalie nella tenuta della contabilità. “I finanzieri – prosegue la nota – attraverso intercettazioni telefoniche, indagini finanziarie, l’approfondimento di segnalazioni per operazioni finanziarie sospette e perquisizioni locali, hanno ricostruito, incrociando gli elementi acquisiti con le informazioni presenti nelle banche dati, una rilevante frode fiscale, posta in essere tra il 2012 e il 2018, incentrata su un sistema di false fatturazioni ideato da due imprenditori piacentini e il loro professionista di fiducia, originario di Roma ma con studio nel capoluogo piacentino. Conseguentemente, per far fronte alle gravi difficoltà economiche in cui
versavano le loro società, si avvalevano di compiacenti prestanome – titolari
di società “cartiere” – i quali, dietro compenso, emettevano false fatture per
abbattere l’ingente debito Iva maturato. Figura centrale del descritto meccanismo fraudolento, un commercialista, consulente di fiducia dei due imprenditori, il quale è risultato il principale artefice e ideatore delle false registrazioni contabili e dei vari stratagemmi finanziari per mezzo dei quali le imprese collegate hanno posto in essere
l’ingente evasione”.
L’attività investigativa ha consentito, ai militari, di segnalare all’Autorità
Giudiziaria 11 persone risultate responsabili, a vario titolo, dei reati di
emissione e utilizzo di fatture per operazioni inesistenti, omessa dichiarazione
e appropriazione indebita nonché sottoporre a sequestro appartamenti,
cascine, box auto, terreni, automobili, quote societarie, conti correnti e polizze
assicurative, frutto degli illeciti risparmi delle imposte non versate all’erario,
per un valore fino alla concorrenza di 10 milioni di euro.
“L’odierna operazione conferma il costante impegno delle Fiamme Gialle
piacentine nel contrastare, in perfetta sinergia con l’autorità giudiziaria – conclude la nota – le complesse frodi fiscali al fine di tutelare gli imprenditori onesti e reprimere le
condotte che danneggiano il normale dispiegamento dell’economia legale”.
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