Bus sovraffollati, 300 studenti in corteo. Castagne contro i pullman

04 Ottobre 2013 06:15

Circa trecento studenti hanno manifestato contro il sovraffollamento dei bus e il caro libri con un corteo partito alle 9 dal liceo Gioia. “Una famiglia normale non può più sostenere queste spese”, hanno detto i ragazzi. “Ci tolgono troppo, ci riprendiamo tutto, la rabbia degli studenti cambia la storia”, hanno urlato sotto la sede di Seta di piazza Cittadella. Una quindicina di studenti hanno tentato di gettare castagne contro un autobus, picchiando con le mani contro il cofano del mezzo. Alcuni ragazzi hanno preso le distanze dai toni accesi di protesta. “Noi volevamo solo chiedere condizioni di viaggio migliori e minori spese per le nostre famiglie” hanno detto alcuni studenti del liceo Gioia. Presidi e rappresentanti sindacali si sono detti vicini ai ragazzi, ricordando come ai tavoli attivati con Seta e Tempi Agenzia la situazione sia stata più volte sottolineata, in attesa di trovare nel più breve tempo possibile una soluzione. I ragazzi che hanno tenuto toni più accesi durante la protesta (alcuni avrebbero  indossato anche un passamontagna dirigendosi verso la stazione, con l’obiettivo di prendere di mira alcuni mezzi di Seta) hanno deciso di proclamare un altro sciopero venerdì prossimo alle 9 con partenza ancora dal liceo Gioia.

NOTIZIA DELLE 8 – Niente scuola, oggi, per molti. Contro i bus sovraffollati gli studenti incrociano le braccia stamattina a partire dalle 9. Il corteo di protesta partirà dal liceo ginnasio ‘Gioia’ e si scioglierà al ‘Respighi’. A proclamare lo sciopero (sotto il monito “Siamo studenti, non bestie”) l’Assemblea studentesca piacentina, il Collettivo studentesco Spartaco e il Collettivo OndAnomala. Per gli studenti che, ancora ieri, hanno viaggiato da Piacenza a Bobbio o Farini in piedi la situazione non è affatto migliorata e, anzi, peggiora di giorno in giorno. “Crediamo davvero che la misura sia colma – precisano gli organizzatori dello sciopero di oggi -. Abbiamo deciso di mobilitarci e chiediamo che tutti, non solo gli studenti ma anche le loro famiglie, prime a pagare in termini di spese, si uniscano al nostro corteo”. Ieri sono già comparsi i primi striscioni sul Pubblico Passeggio che invitavano alla massima partecipazione al corteo di sciopero.

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