CRV – fondo di rotazione ‘Anticrisi attività produttive’ e PSR 2014-20, e sul Rendiconto 2020
16 Giugno 2021 15:00
La Terza commissione permanente del Consiglio regionale del Veneto presieduta da Marco Andreoli (Liga Veneta), Vicepresidente Cristina Guarda (Europa Verde), nel corso della seduta odierna, ha approvato all’unanimità il Parere alla Giunta regionale n. 67, provvedimento che consente di disporre l’apertura dei termini di presentazione delle domande di aiuto per sei tipi di intervento del Programma di Sviluppo Rurale per il Veneto 2014-2020 per un importo a bando pari a 11.600.000,00 euro a valere sul piano finanziario dello stesso PSR, derivanti da economie accertate nella realizzazione di operazioni finanziate dai precedenti bandi. In particolare, per il tipo di intervento ‘Azioni di formazione professionale e acquisizione di competenze’ l’importo a bando e di 3,6 milioni di euro; per il tipo di intervento ‘Infrastrutture viarie silvopastorali, ricomposizione e miglioramento fondiario e servizi in rete’, l’importo è di 1,5 milioni, come per il tipo di intervento “Investimenti per il ripristino dei terreni e del potenziale produttivo agricolo danneggiato da calamità naturali’; 1 milione di euro è l’importo a bando destinato all’imboschimento di terreni agricoli e non agricoli; per il tipo di intervento ‘Risanamento e ripristino delle foreste danneggiate da calamità naturali, fitopatie, infestazioni parassitarie ed eventi climatici’ l’importo è di 2,2 milioni di euro; infine, per il tipo di intervento ‘Investimenti in tecnologie forestali e nella trasformazione, mobilitazione e. commercializzazione dei prodotti forestali’, l’importo è di 1,8 milioni di euro.
Unanimità anche per il Parere alla Giunta regionale n. 65, provvedimento che, in estrema sintesi, disciplina l’aggiornamento delle disposizioni operative riguardanti il Fondo di rotazione “Anticrisi attività produttive” per la concessione di finanziamenti agevolati, anche in forma mista, alle imprese coinvolte nella crisi economica conseguente all’emergenza epidemiologica da “Covid-19” per iniziative finalizzate alla realizzazione di investimenti e interventi di supporto finanziario, in gestione alla finanziaria regionale Veneto Sviluppo S.p.A. ai sensi dell’art. 1, c. 4, L. reg. n. 21/2020. La dotazione complessiva del Fondo ammonta a oltre 89 milioni di euro, di cui 60 destinati all’erogazione di finanziamenti agevolati e 29,176 alla concessione del contributo a fondo perduto associato al finanziamento agevolato. I Beneficiari sono le PMI, anche in forma associata (cooperative, consorzi, contratti di rete, A.T.I.), aventi sede operativa nel territorio del Veneto.
A maggioranza, senza voti contrari, la Commissione ha espresso positivamente il proprio parere sul Progetto di legge n. 59, d’iniziativa della Giunta, relativo al Rendiconto generale della Regione per l’esercizio finanziario 2020 che può così tornare nella Prima commissione in vista del via libera definitivo.
Infine, è stato illustrato dal Consigliere regionale di Fratelli d’Italia Joe Formaggio, il Progetto di legge statale n. 1 che propone di innovare il decreto legislativo 3 marzo 2011, n. 28 “Attuazione della direttiva 2009/28/CE sulla promozione dell’uso dell’energia da fonti rinnovabili, recante modifica e successiva abrogazione delle direttive 2001/77/CE e 2003/30/CE”. Si tratta di una modifica di natura tecnica e puntuale che mira a tutelare l’integrità del patrimonio pubblico e salvaguardare la produzione di energia elettrica derivante da impianti fotovoltaici, permettendo di ottenere gli incentivi per gli enti pubblici che hanno concluso i lavori di installazione dell’impianto fotovoltaico, anche se dopo il termine previsto dal “secondo conto energia”, e anche qualora siano state rilasciate false dichiarazioni sul rispetto del termine da parte di soggetti terzi incaricati dagli enti medesimi. Ciò al fine di colmare un vuoto legislativo in materia, onde evitare che sugli Enti pubblici e, pertanto, sulla comunità, ricadano le conseguenze negative delle condotte illegittime di ditte responsabili di inadempimenti contrattuali nella realizzazione di impianti fotovoltaici secondo la disciplina prevista dalla normativa relativa agli incentivi sulla produzione di energia da fonti rinnovabili (legge 129 del 2010 cosiddetta “secondo conto energia” che poneva il limite temporale per la valida realizzazione degli impianti e per la connessione alla rete rispettivamente entro il 31 dicembre 2010 ed il 30 giugno 2011). Stante la complessità della materia, l’esame della proposta legislativa proseguirà nel corso delle prossime sedute della Commissione.
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