CRV – assestamento di bilancio e proposte deliberazione amministrativa sui referendum giustizia
06 Luglio 2021 13:30
Illustrato nella seduta odierna della Prima commissione permanente del Consiglio regionale del Veneto presieduta da Luciano Sandonà (Zaia Presidente), Vicepresidente Vanessa Camani (Partito Democratico), alla quale ha partecipato l’Assessore regionale Francesco Calzavara, il Progetto di legge n. 74, di iniziativa della Giunta, rubricato ‘Assestamento del bilancio di previsione 2021-2023’. L’Assessore Calzavara, nel corso della sua presentazione, ha spiegato il ruolo della legge di assestamento, ovvero: assicurare l’equilibrio finanziario della gestione 2021 alla luce dei dati consuntivi del 2020; apportare variazioni compensative tra gli stanziamenti già allocati a bilancio senza dare vita a nuove linee di spesa; aggiornare le operazioni di indebitamento relativamente alla copertura del disavanzo. Il risultato è una disponibilità finanziaria di 13,47 milioni di euro che saranno così destinati: 4,8 milioni di euro al settore trasporti e mobilità; 3,8 milioni di euro alle politiche sociali e della famiglia; 1,82 milioni di euro alla tutela e valorizzazione di beni e attività culturali; 0,9 milioni di euro a sviluppo sostenibile e tutela del territorio e dell’ambiente; 0,8 allo sviluppo e valorizzazione del turismo; 0,45 alle politiche per il lavoro e alla formazione professionale; 0,37 al settore agricoltura, politiche agroalimentari e pesca; 0,3 alle politiche giovanili, sport e tempo libero; 0,2 ai servizi istituzionali, generali e di gestione; 0,03 al soccorso civile. L’analisi della proposta legislativa proseguirà nel corso delle prossime sedute della Prima e delle altre commissioni consiliari.
Sono state incardinate in Commissione, infine, le sei Proposte di deliberazione amministrativa, illustrate dal primo firmatario, il Presidente del Consiglio regionale del Veneto Roberto Ciambetti (Liga Veneta), depositate a palazzo Ferro Fini nei giorni scorsi con i Capigruppo Alberto Villanova (Zaia Presidente) e Giuseppe Pan (Liga Veneta), volte a sottoporre all’Aula altrettante proposte referendarie in materia di giustizia per le quali, a livello nazionale, è iniziata la raccolta delle firme tra i cittadini. L’iter previsto dalla Costituzione prevede, infatti, che i referendum popolari abrogativi possano essere proposti da cinquecentomila elettori o da cinque Consigli regionali. In estrema sintesi, i quesiti referendari mirano a riformare il Consiglio Superiore della Magistratura, a sancire la responsabilità diretta dei magistrati, all’equa valutazione dei magistrati, a separarne le carriere, a limitare gli abusi legati alla custodia cautelare e ad abolire la cosiddetta ‘Legge Severino’, ovvero ad intervenire sul tema degli automatismi tra condanne per determinati tipi di reati e candidabilità. Anche in questo caso, le proposte presentate oggi in Commissione saranno approfondite nel corso delle prossime settimane.
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