CRV – Claudio Ronco presenta al Ferro-Fini il suo libro “Una sera al bar”
14 Luglio 2021 15:00
Una cena che parla di una nuova amicizia, in una sera magica a Venezia, tra due veneti di eccezione: il professor Claudio Ronco, direttore del Dipartimento Nefrologia, dialisi e trapianto renale al San Bortolo di Vicenza, sua moglie, e Arrigo Cipriani, il fondatore e ‘anima’ dell’Harry’s Bar di Venezia. E’ il nuovo romanzo di Claudio Ronco, ecclettico medico, scrittore, musicista e gourmet, accolto a palazzo Ferro-Fini dal presidente del Consiglio regionale Roberto Ciambetti e dalla consigliera vicentina Milena Cecchetto (LV) e dal giornalista Ario Gervasutti.
Un medico davvero speciale il professor Claudio Ronco, classe 1951, primario e docente di Nefrologia, inventore di un dispositivo miniaturizzato di dialisi per neonati (carpe diem), progettista e ‘artigiano’ di un prototipo di rene artificiale portatile, titolare di cattedra all’Università di Padova e quindi maestro e formatore di giovani specialisti nefrologi. Un medico con esperienze di formazione e riconoscimenti internazionali, che è stato docente nelle più prestigiose università al mondo, fondatore dell’International Renal Research Institute of Vicenza, autore di quasi 1500 pubblicazioni scientifiche, anima degli ‘Amici del rene’ e di tante iniziative benefiche per la ricerca e le cure ai pazienti. Ma al tempo stesso è anche musicista, cantante (con una preferenza per il rock e i Nomadi), giocatore di hockey, e delegato dell’Accademia italiana della Cucina, nonché scrittore e romanziere.
I suoi libri sono un omaggio all’amicizia, intesa come relazione e capacità di accogliere l’altro, e alla cultura veneta. “Un uomo plurale”, l’ha definito Gervasutti sottolineando i poliedrici talenti del versatile medico vicentino, “animato dallo spirito di far sentire gli altri a casa propria, in reparto come nella vita”. Sta qui la chiave di volta dell’incontro con Cipriani, nato attorno alla Confraternita del bacalà di Sandrigo, culture dell’accoglienza e dei sapori della tradizione nel suo mitico bar all’’ombra di San Marco.
“Molti medici sono anche scrittori, da Cechov a Levi, da Tobino a Jannacci – ha ricordato il presidente del Consiglio Ciambetti – forse perché medicina e letteratura condividono la medesima empatia per la vita, ma il professor Ronco, da medico, scienziato e da scritotre, è persona che sa rubare i giorni al destino per donarli ai più piccoli e ai più deboli. In questo senso è un vero interprete del ‘cuore’ veneto, che batte nell’ingegnosità, nella laboriosità e nel volontariato degli abitanti di questa regione”.
Il ricavato delle vendite del libro (costo 20 euro, prefazione di Arrigo Cipriani, editore Mazzanti) è interamente devoluto all’Associazione Amici del Rene di Vicenza.
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